Ritardi della Regione per il rimborso
dei pendolari
IL PRIMO CITTADINO ENZO EMMA
IL DIRIGENTE SCOLASTICO ARCANGELO AMOROSO
PIETRAPERZIA. Ritardi della Regione tramite
l’assessorato agli Enti Locali ed alla Funzione Pubblica per il rimborso della
somma impiegata dal comune per il trasposto dei pendolari. Devono essere
rimborsate le somme relative agli anni 2012/13 e 20\13/2014 per un totale di
350 mila euro.
In
questi giorni hanno predisposto l’accreditamento della somma di 151 mila e 249
euro per l’anno scolastico 2011/12.
L’amministrazione
comunale ha predisposto il bando per l’abbonamento dell’anno 2014/15 per gli
studenti pendolari e secondo il capo divisione Domenico Adamo la scadenza cade
l’otto agosto prossimo.
Nel
2014 i pendolari esterni sono stati 309 di cui 53 frequentano le scuole superiori
di Barrafranca, 26 quelli di Enna Bassa, 28 Enna Alta, 23 Piazza Armerina e 179
Caltanissetta. Dal 2003 ad oggi gli studenti pendolari superano i trecento.
Con il nuovo anno scompare il plesso Pietro
Toselli, che aveva sede propria e le classi sono stati spostanti nell’istituto Vincenzo
Guarnaccia; il consiglio d’istituto ed il collegio dei docenti su proposta del
dirigente scolastico Arcangelo Amoroso ha titolato il nuovo plesso a San
Giovanni XXIII.
“Abbiamo attenzionato – afferma il sindaco
Vincenzo Emma – l’istituto comprensivo locale ed abbiamo avviato un progetto
per cambiare l’arredo scolastico che è obsoleto e siamo in perfetta sintonia
con il preside Amoroso, che sta dando lustro alla scuola di Pietraperzia. Tuttavia
sporadicamente non mancano i furti ed i tentativi di furti; ci siamo
organizzati anche per questo problema e che per il nuovo anno scolastico in
tutta la scuola vi saranno le video camere , che metteremo nelle zone più a
rischio del paese”.
“Un’attività
qualificata della nostra scuola – afferma il dottor Arcangelo Amoroso - è la drammatizzazione. La nostra è una
didattica attiva e quindi la scuola è un “laboratorium e non un “auditorium”
che fa annoiare gli alunni con l’insegnamento frontale”.
Giuseppe Carà