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giovedì 10 luglio 2014

DOMANI PRESENTAZIONE DELLA MADONNA DELLA CAVA RESTAURATA. 11 LUGLIO 2014



Restauro dell’effige della Madonna della Cava del ‘200
LA MADONNA PRIMA DEL RESTAURO

PIETRAPEZIA. Giorno 11 luglio prossimo nel santuario della Madonna della Cava, patrona del paese avverrà la presentazione dei restauri del dipinto murale, che dopo circa sette secoli ritorna al suo antico splendore di icona.
Saranno presenti alla cerimonia le massime autorità religiose e civili: porgeranno i loro saluti il rettore del santuario mons. Giovanni  Bongiovanni, il vescovo di Piazza Armerina Rosario Gisana, , Il prefetto di Enna Fernando Guida, il sindaco di Pietraperzia Vincenzo Emma e l’architetto Salvatore Gueli, soprintendente BB.CC.AA. di Enna.
“La seconda parte della presentazione – dichiara lo storico andrea Rapisardi - sarà impegnata dai tecnici che hanno restaurato il dipinto.
Interverranno Don Giuseppe Paci direttore Ufficio Beni Culturali  della diocesi, l’arch. Luigi Maria Gattuso direttore per i Beni Storico artistici di Enna ; porteranno il loro contributo scientifico ed artistico il dott. Polo Russo storico dell’arte, la dott.ssa Maria Katia Guida storica dell’arte della soprintendenza  di Messina ed i restauratori  Raffaella Greca e Mario Arangio.
La sacra effigie, oggetto di venerazione da parte del popolo pietrino, dimostrava la sua vetustà ed era in pessime condizioni di conservazione, e necessitava di un pronto ed immediato intervento. I restauratori con massima perizia e sotto la guida della soprintendenza di Enna, collaborati dall’Archeoclub hanno condotto i lavori di risanamento e pulitura dopo essersi consultati con il gruppo .
L’effigie nel 1687 fu staccata dal muro e portata a Pietraperzia, ma in contrada Madonnuzza  cadde dalla lettiga frantumandosi in mille cocci; fu ricomposta ma parte dell’originale andò perduta. Fu allora che per riempire il vuoto fu ridipinto il Bambino Gesù in una posizione presumibilmente diversa dall’originale.
Il volto riapparso da sotto una miriade di “ridipinture”, è originale e come tutte le icone ha una aureola in ocra perlinata  nei contorni; del Bambino di originale resta l’aureola che dalle tracce doveva essere cruciata.
Per dare maggiore chiarezza alle varie e lunghe fasi del  restauro, a cura dell’Archeoclub con la collaborazione della Soprintendenza di Enna ed i restauratori, nel salone della Cava è stata allestita una mostra  con foto e spiegazioni sulle varie fasi, arricchita dagli ex voto, arredi, paramenti ed un capitello in marmo del Gagini proveniente dalla precedente chiesa.
Giuseppe Carà