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giovedì 11 dicembre 2014

I RECUPERI ARTISTICI DEL VIGILE ANTONIO CAFFO



Alla custodia dei beni culturali

GLI INTERVENTI


PIETRAPERZIA.“Storia di capolavori d’arte un tempo presenti a Pietraperzia” è stato  il seminario che si è tenuto alla società Regina Margherita su iniziativa della locale sezione di “Sicilia Antica” il cui presidente è Sebastiano Salerno.        Dopo i saluti del presidente Fabio Calì ha aperto i lavori Sebastiano Salerno che ha compiuto un excursus della legislazione a tutela del patrimonio culturale.

E’ intervenuto l’avvocato Salvatore Bevilacqua che ha illustrato il patrimonio trafugato; inoltre ha illustrato alcune  scoperte fotografiche del vigile urbano Antonio Caffo: 1) Un busto attribuito al Laurana di Antonio Giovanni II Barrese signore di Pietraperzia; 2) Due consolles collocate nell’altare del Sacramento; 3) La teca degli oli sacri; 4) Una veduta  del ‘700  che presenta la chiesa madre ed il castello Barresi.

 Tra le razzie sono state ricordate: 1)  “Lo Spinario” raffigurante un giovinetto in atto di togliersi una spina dal piede, celebre copia in marmo, di Antonello Gagini, che adornava la fontana posta nel cortile del castello.

Lo studioso Antonio Caffo ha proiettato: 1) Un’immagine inedita di due bellissime tele di Pietro Novelli; 2) “la Pietà” e la Madonna del Velo, entrambe rubate a metà degli anni ’70 del secolo scorso; 3)  “La visitazione”, dipinto autore ignoto rubato nel 1989. 4) La tela de “L Annunziata” del rinascimento custodita nella chiesa Sant’Elia.

Una particolare emozione si è avuto quando Antonio Caffo  ha  illustrato le foto di cinque tele appartenenti alla  chiesa San Nicolò salvati da Don Pino Carà, che provvisoriamente si trovano per restauro e sicura custodia nel museo diocesano di Piazza Armerina.

Bevilacqua ha chiuso con elogi per Antonio Caffo che con pazienza scava nel mondo di internet alla ricerca di notizie e opere relative a Pietraperzia. Il principale oggetto dei suoi studi e ricerche, come egli stesso ha ricordato nel suo appassionato intervento, è la scoperta dell’origine del Signore delle Fasce, cui è dedicata la confraternita del Soccorso alla quale appartiene lo stesso Antonio Caffo.

Giuseppe Carà