Ritardi per gli operai del RMI
PIETRAPERZIA. Ritardi per gli accreditamenti delle
somme per i lavoratori del RMI (Reddito Minimo di Inserimento) da parte dell’Assessorato
Regionale al Lavoro ed alla Previdenza Sociale. Lo stesso assessorato ha assegnato al comune di Pietraperzia per gli
operai del RMI la somma di 86 mila e 233 euro per 5 mesi e 14 giorni
Il
dottor Calogero Falcone sindacalista di categoria comunica che l’assessorato fa
gli accreditamenti ai comuni a seguito della presentazione del rendiconto; ora
l’ufficio addetto regionale non ha ricevuto il certificato dovuto e quindi
tutto resta bloccato. L’ufficio ragioneria del comune Pietraperzia riceve il
rendiconto della banca. Sta di fatto che questa somma dalla Regione non viene
accreditata.
“Per quanto riguarda
l’amministrazione comunale – dichiara il sindaco Enzo Emma – abbiamo fatto
quattro anticipi, con fondi nostri con notevole difficoltà di bilancio”.
I lavoratori lamentano che se l’assessorato è in condizione di accreditare
le somme, sarebbe giusto chiudere questa pratica che cammina a rilento: quindi
tutto dipende dalla documentazione comunale che non arriva agli uffici addetti
regionali.
In atto sono 20 coloro che usufruiscono
del reddito minimo di inserimento: Maria Alfieri, Santo Calandra, Rosa Cutaia,
Giuseppe Di Lavore, Vincenzo Di Lavore, Massimiliano Di Lorenzo, Angela Di
Natale, Nunzia Incaudo, Santo Ippolito, Rosaria Mancuso, Giovanni Battista
Margani, Antonio Montedoro, Giuseppa Privitera,
Giuseppe Russo, Calogero Salamone, Filippa Spampinato, Silvana
Spampinato, Vincenzo Spampinato, Filippa Stella, e Giuseppe Vitale.
Gli
operai del RMI in Sicilia sono 1385 e sono attivi nella provincia di Enna e di
Caltanissetta, in un totale di 35 comuni. I lavoratori hanno un contratto
regionale fino al 31 dicembre del 2014 e con il nuovo anno si prevede il
rinnovo visto che il bilancio pluriennali ha stanzia sei milioni di euro,
insufficienti ma sintomatici.
Il RMI fu istituito a Pietraperzia nel 1999 con
delibera di consiglio comunale votata all’unanimità, nonostante le forme
stridenti tra maggioranza ed opposizione. “Questi lavoratori – afferma ancora
il sindaco - vengono impegnati in servizi sociali primari e sono un’ottima
risorsa per la vita amministrativa del comune. La loro battaglia è la nostra
battaglia; noi siamo accanto a loro in questa cammino che è di grande spessore;
perché permette la sopravvivenza a famiglie angustiate ed afflitte dalla
miseria”.
Giuseppe
Carà