Rifacimento della
illuminazione pubblica e video sorveglianza
IL SINDACO
PIETRAPERZIA: Rifacimento della pubblica
illuminazione e venti video sorveglianze in tutto il paese. La decisione è stata presa dalla
giunta comunale su proposta del sindaco Enzo Emma e su approvazione dell’assessore
ai lavori pubblici Maria Giusy Rindone; d’accordo gli altri assessori Luigi
Guarneri, Catena Scivoli e Salvatore Messina. Presente in giunta il segretario
generale Eugenio Alessi.
La
giunta ha affidato i lavori alla ditta “Meno Watt”, che rifarà ex novo
l’illuminazione; infatti è prevista la sostituzione anche dei lampioncini, con
particolare attenzione a viale Marconi e via
della Pace. Il progetto molto corposo è molto dettagliato rispettando i canoni
dell’Unione Europea cioè di ridurre il consumo del venti per cento. Nel
contesto è prevista la produzione in proprio dell’energia, che a regime
porterebbe a zero il costo dell’illuminazione pubblica.
Alla
consegna dell’impianto e della sostituzione delle lampade si avrà un notevole risparmio.
In atto il comune spende 425 mila euro all’anno, mentre la nuova realtà
porterebbe il costo a 273 mila euro.
“I
nostri adempimenti finali – dichiara il sindaco Emma - sono la firma del contratto e la consegna dei
lavori. Nonostante le lungaggini burocratiche nel giro di una mese avvieremo
molte realtà lavorative che daranno una rivoluzione al mondo del lavoro e
dell’edilizia. Lavoro per questi problemi sin dal mio insediamento, ma le
lungaggine burocratiche hanno rallentato la realizzazione. A giorni affideremo
le case per gli anziani e quelle per gli handicappati; è previsto un cospicuo numero di posti di
lavoro. In modo particolare la casa protetta per gli anziani non autosufficienti che prevede 30 posti letti
e un rapporto di uno a uno i posti lavoro del personale assistente. In tutti
questi anni della mia amministrazione non abbiamo fatto “chiacchiere”, ma
abbiamo presentato fatti. Abbiamo avviato il frigomacello che è una perla del
centro Sicilia. Viviamo a Pietraperzia e siamo per Pietraperzia”.
Giuseppe Carà