Natale medioevale di
spessore
I PICCOLI DANZERINI
LA DIRIGENZA
PIETRAPERZIA. Domenica scorsa un Natale medioevale
è stato animato dalla compagnia federiciana “In Taberna” di Enna, con un cast
di 80 attori. Il pomeriggio si sono dato raduno nell’antico maniero con il sindaco
Emma, che ha mandato il suo augurio alla città. Dopo aver celebrata la cerimonia
della nascita è cominciato il corteo in aggraziati costumi medioevali per le vie
della città, con spettacolo in piazza Vittorio Emanuele e con chiusura nel
chiostro di Santa Maria, dove sono state presentate esperienza tipiche dell’età
gotica e con un interevento culturale su Federico II di Svevia che fu ospite,
secondo un’antica tradizione, nel castello Barresi prima di partire per la quarta
crociata.
“A questo Natale – dichiara il sindaco Emma –
abbiamo voluto dare ancora il senso dell’apertura antropologica con segni
esterni tra cui una luminaria di graziosa qualità. Nonostante i momenti
difficili anche per la nostra comunità, tuttavia abbiamo voluto portare il calore e la
luce che nasce dalla Notte Santa”.
Il
team di preparazione di questo grandioso spettacolo è stato preparato dagli
amministratori: Salvatore Di Calogero, Antonio Messina, Giusy Rindone, Catena Scivoli
e Gino Strigi con il suo corpo militare”. Validi apparti sono venuti dalla Pro Loco, dell’Archeoclub e
dall’onorevole Luisa Lantieri.
Nel
contesto è stata aperta la mostra sul castello che è stata organizzata con i
200 disegno dell’istituto comprensivo. Il teatro comunale è stata destinato
alle mostre d’arti. Entusiasti per l’apporto il dirigente scolastico Arcangelo
Amoroso ed i vicario Salvatore Mastrosimone.
Un
tocco gioiosa viene dato dalle bande musicali del maestro Salvatore Bonaffini e
Salvatores Chiolo, che stanno facendo rivivere le nenie degli antichi natali
caserecci.
L’Avis
si è inserita con il pranzo per i donatori e la premiazione dei più meritevoli.
Un intervento
di spessore è stato avviato dalla presidente dell’AIRC Ketty Palascino con una lotteria
di beneficenza. In questo Natale il paese sta scoprendo la sua dimensione
filantropica assopita dalle lotte clandestine stridenti che caratterizzano il
mondo politico e che sono il degrado di paese che ha una storia blasonata di
spessore.
Giuseppe Carà