LE MASSERIE NEL CALENDARIO DI SEBASTIANO SALERNO
INTERMEZZO MUSICALE SI SPESSORE
MIRIAM SALAMANE E GIUSEPPE DI LEGAMI
GLI ATTORI DELLA PRESENTAZIONE
PIETRAPERZIA. Su iniziativa del Circolo Di Cultura
è stato presentato il calendario tematico su le “Masserie”; questo è il sesto calendario
annuale presentato dal presidente Giovanni Falzone e dai suo soci. E’ stato
oggetto di riflessione lo stato di degrado in cui versano queste realtà che
sono stati i punti portanti dell’agricoltura in passato. Il calendario è stato
creato dall’archeologo Sebastiano Salerno, che ha pubblicato un corso
monografico e che ha portato nel qualifico lavoro della misurazione del trascorrere
dei giorni. Le masserie ebbero vita feconda nella civiltà delle baronie e
quindi nel feudo si avevano spesso più fattorie. “Il termine masseria – ha affermato
il dottor Salerno - indica una realtà spesso fortificata molto diffusa nel
territorio pietrino; essa anni fa era l'espressione di un'organizzazione
geo-economica legata al latifondo ed alimentava le rendite delle classi
aristocratiche e della borghesia. Le masserie erano quindi delle grandi aziende
agricole abitate, spesso, anche dai proprietari terrieri, ma la grande
costruzione rurale comprendeva pure gli alloggi dei contadini, in certe zone
anche solo stagionali, le stalle, i depositi per foraggi e i raccolti” Il
dottor Salerno ha presentato in modo puntiglioso dodici masserie ed il denominatore
comune della struttura. Quelle pubblicate sono: La masseria di contrada
Canneto, Purtedda di Craprara, Rampallo, particolarità della singolarità della fattoria
di Rampollo, Marcato Bianco, Arcieri, Regaddisi, Camercia, Arcera, Arciri dei
Bartali, Canneto, Parcazzu.
Hanno
fatto chiosa alla prestigiosa presentazione il dottor Salvatore Palascino, che
ha lanciato un appello per salvare queste realtà, trasformadoli in agriturismo;
Gino Palascino ex sindaco ha presentato la fattoria di Camitrici come prototipo
perfetto.
Ha dato
calore alla serata con alto talento artistico la violinista Miriam Salamone, che
ha portato i presenti in visibilio; alle tastiera ed alla fisarmonica Giuseppe
Di Legami dell'associazione culturale Canto e Cantù che valorizza la musica
siciliana.
Giuseppe Carà