IL COMMISSARIO GINO STRINGI DETTO IL MASTINO
il grande assessore della viabilità
SALAVATORE MESSINA
PIETRAPERZIA. “Interevento massiccio – dichiara il
sindaco Enzo Emma – per la segnaletica stradale che darà una svolta alla
vivibilità del traffico interno ed esterno. D’intesa con i miei esperti gli assessori
Salvatore Messina e Salvatore Di Calogero, abbiamo definito un progetto di 30
mila euro. Molto proficuo è stato lo studio dell’addetto alla circolazione Gino
Stringi, del quale siamo orgogliosi per gli interventi qualificati della
polizia municipale; nonostante il numero
ridotto tuttavia il paese è vivibile ed il traffico scorre senza intoppi. La
nostra polizia municipale è molto presenzialista; non vi sono scoperture e
vuoti. Tutti i servizi sono sotto sostegno e controllo. Un ottimo lavoro viene
svolta con gli alunni delle scuole, che sono assistiti con amorevole cura”.
“Abbiamo
previsto – continua l’illuminato sindaco – i rallentatori di velocità in alcuni
punti strategici. Via Libertà è sotto monitoraggio perché è strada statale al
centro dell’abitato; i nostri vigili ed i carabinieri sono all’erta per questa
zona. Un fatto importante è che la nostra polizia municipale è sempre
reperibile. Abbiamo un servizio di pattugliamento per tutta la giornata. I controlli
di velocità esterna vengono fatti dal comune, quindi non vi è dispendio di soldi.
Nel 2014 sono state elevate 1079 multe per eccesso di velocità, che già sono
state saldate ed abbiamo avuto un introito di 40 mila”.
“La
viabilità ed il verde pubblico – dichiara l’assessore Messina, sostenuto da
Salvatore Di Calogero - vengono
attenzionate con rigidità. Per il
traffico ed il posteggio grazie ai nostri vigili, il paese è vivibile ed i
cittadini sono molto collaborativi. Il sindaco ha usato una pedagogia di
prevenzione. Abbiamo grassi problemi economici ed il paese ha avuto una
scivolata; però manteniamo con puntualità la forestale ed il RMI di
inserimento. Stiamo combattendo per la svolta e le iniziative sono tante;
purtroppo la burocrazia è infausta e rende molto difficile la vita amministrativa”.
Giuseppe
Carà