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giovedì 4 dicembre 2014

PER I LAVOTORI DEL REDDITO MINIMO DI INSERIMENTO LA REGIONE NON ACCREDITA I PAGAMENTI PERCHE' NON HA RICEVUTO I RENDICONTO


Ritardi per gli operai del RMI

           LE FAMIGLIE DELL'INGIUSTIZIA

PIETRAPERZIA. Ritardi per gli accreditamenti delle somme per i lavoratori del RMI (Reddito Minimo di Inserimento) da parte dell’Assessorato Regionale al Lavoro ed alla Previdenza Sociale. Lo stesso assessorato  ha assegnato al comune di Pietraperzia per gli operai del RMI la somma di 86 mila e 233 euro per 5 mesi e 14 giorni

       Il dottor Calogero Falcone sindacalista di categoria comunica che l’assessorato fa gli accreditamenti ai comuni a seguito della presentazione del rendiconto; ora l’ufficio addetto regionale non ha ricevuto il certificato dovuto e quindi tutto resta bloccato. L’ufficio ragioneria del comune Pietraperzia riceve il rendiconto della banca. Sta di fatto che questa somma dalla Regione non viene accreditata.

“Per quanto riguarda l’amministrazione comunale – dichiara il sindaco Enzo Emma – abbiamo fatto quattro anticipi, con fondi nostri con notevole difficoltà di bilancio”.

I lavoratori lamentano che  se l’assessorato è in condizione di accreditare le somme, sarebbe giusto chiudere questa pratica che cammina a rilento: quindi tutto dipende dalla documentazione comunale che non arriva agli uffici addetti regionali.

In atto sono 20 coloro che usufruiscono del reddito minimo di inserimento: Maria Alfieri, Santo Calandra, Rosa Cutaia, Giuseppe Di Lavore, Vincenzo Di Lavore, Massimiliano Di Lorenzo, Angela Di Natale, Nunzia Incaudo, Santo Ippolito, Rosaria Mancuso, Giovanni Battista Margani, Antonio Montedoro, Giuseppa Privitera,  Giuseppe Russo, Calogero Salamone, Filippa Spampinato, Silvana Spampinato, Vincenzo Spampinato, Filippa Stella,  e Giuseppe Vitale.

             Gli operai del RMI in Sicilia sono 1385 e sono attivi nella provincia di Enna e di Caltanissetta, in un totale di 35 comuni. I lavoratori hanno un contratto regionale fino al 31 dicembre del 2014 e con il nuovo anno si prevede il rinnovo visto che il bilancio pluriennali ha stanzia sei milioni di euro, insufficienti ma sintomatici.

Il RMI  fu istituito a Pietraperzia nel 1999 con delibera di consiglio comunale votata all’unanimità, nonostante le forme stridenti tra maggioranza ed opposizione. “Questi lavoratori – afferma ancora il sindaco - vengono impegnati in servizi sociali primari e sono un’ottima risorsa per la vita amministrativa del comune. La loro battaglia è la nostra battaglia; noi siamo accanto a loro in questa cammino che è di grande spessore; perché permette la sopravvivenza a famiglie angustiate ed afflitte dalla miseria”.

Giuseppe Carà