Domani tombolone di
beneficenza del CIF di Enza Di Gloria
LA PRESIDENTE DEL CIF ENZA DI GLORIA
PIETRAPERZIA. Domani tombolone di beneficenza. Nel
Natale, il paese ritrova la sua identità
nella solidarietà. Nel pullulare delle iniziativa merita una particolare attenzione
il “tombolone di beneficenza” organizzato dal CIF (Centro Italiano Femminile) movimento
ecclesiale che agisce nell’ambito della Parrocchia Santa Maria di Gesù.
Elemento partante dell’organizzazione è la presidente Enza Di Gloria ed il
gruppo di gestione formato da vice presidente Lorenza Nicoletta, segretaria Sandra
Mazzola, tesoriera Marisella Faraci, consiglieri Sara Milazzo, Patrizia Amico, Maria
Concetta Cavallo, Enza Rosselli, Melina Falzone. Responsabile religioso del Cif
è monsignor Giovanni Bongiovanni, che è anche assistenza provinciale e vicario
generale della diocesi armerina.
La serata
del tombolone domani sera comincerà alle
ore 19,30 presso la sede che si trova nel “Centro Diurno” sociale di viale
Della Pace di fronte l’Esso.
Il Cif
tra le iniziative ha dato priorità alla solidarietà ed in questo anno sono
state fatte parecchi pacchi doni alle famiglia specialmente quelle dove vi è la
presenza di bambini; il Cif collabora
con la parrocchia Santa Maria di Gesù e la Caritas parrocchiale, in perfetta
sinergia.
“La
scelta degli indigenti – afferma la presidente Enza Di Gloria - è un’emergenza
grave nella nostra collettività; le categorie a grave disagio sono i bambini,
che a volta le rispettive famiglie non
sono in grande di comprare i libri ed i quaderni; noi in sintonia con le
istituzione scolastiche abbiamo fatto parecchi intereventi nel mondo della
scuola, fermo restando i compiti dell’assessore al ramo Catena Scivoli che
certamente si muove in una situazione di bilancio alquanto difficile; in questo
Natale abbiamo capito che le divisioni partitiche devono trovare soluzione
nella solidarietà”.
“In
parrocchia – dichiara monsignor Giovanni Bongiovanni – abbiamo parecchi gruppi
ecclesiali; ogni gruppo elemento forte ha quello della solidarietà che va unita
a quella della formazione. Sono molti quelli che bussano alla parrocchia perché
chiedono sussidi per le bollette della luce, dell’acqua, dei rifiuti, della
casa. Il cuore spesso si stringe perché non possiamo fronteggiare “Il mare magnum”
della miseria. Noi vogliamo collaborare con tutte le realtà sociali per lenire
il baratro in cui è caduto il paese”.
Giuseppe
Carà