PIETRAPERZIA.
Kermesse di grande spessore al plesso Verga: i ragazzi di tre anni di scuola
dell’infanzia hanno chiuso l’anno scolastico portando a termine il progetto
“Salviamo le memorie del Paese”.Hanno dato la presenza il vicario Salvatore
Mastrosimone ed il direttore amministrativo Anna Balsamo. Il progetto è stato
realizzato dai bambini di tre anno sotto la guida illuminata delle insegnanti
Concetta Di Blasi e Giovanna Di Romana. Presenti tutti i genitori degli alunni
che sono: Maria Bellomo, Calogero
Bongiovanni, Domenico Marco Burgarella, Daniel Domenico Crisafi, Gabriele Di Gloria, Gaia Di Lavore, Filippo Di Marca, Giusy Pia Di Marca, Elena Falzone, Michele Gentile, Ivan
Pellegrino, Emanuele Silvestre Pisano, Michele Puleo, Filippo Romano, Martina Romano, Desirée Maria
Santagati, Vincenzo Sortino, Filippo Valerio Vetriolo, Salvatore Viola, Elisea
Filippo Zarba, Jasmin Zarba.
“E’ stata una esibizione – afferma il
vicario Mastrosimone – di qualità: i bambini si sono esibito con molta grazia e
grande maestria”.
Come documento di sintesi dello spettacolo
Concetta di Blasi e Giovanna Di Romana affermano: “ Con questa manifestazione
si conclude il progetto extracurriculare “Salviamo La Memoria del Paese” che ci
ha visto impegnati in diverse manifestazioni scaglionate durante tutto il corso
dell’anno scolastico. Con questo progetto abbiamo voluto privilegiare la
ricerca e l’esplorazione del nostro paese, facendo emergere la tradizione che
stavano cadendo nell’oblio. La tre tappe del nostro lavoro sono: la sagra
dell’olio, il Natale con il suo fascino e la sua poesia ed infine i giochi dimenticati”.Abbiamo
valorizzato il gioco nella dimensione socializzante e quindi abbiamo illuminato
i nostri alunni nelle peculiarità tra gioco e giocattolo. Abbiamo evidenziato
un profilo parallelo tra i vecchi ed i nuovi giocattoli, ormai inseriti
nell’era multimediale.
Hanno trovato vita i giochi ormai tramontati:
quindi tircon il manico di scopa, le vecchie bambole di stoffa, Lu cuntu ( la fiaba), li ciarameddi. Li pitruddi, e tanti altri. In un secondo momento si sono avute elevati esibizioni di danza.
Con un’agape fraterna si sono chiusi i festeggiante, potendo gustare cibi succulenti preparati dai genitori.
“La valenza del progetto – afferma il preside Arcangelo Amoroso – sta nella commistione tra il passato ed il presente”.
Giuseppe Carà