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giovedì 7 giugno 2012

Kermesse di fine anno




PIETRAPERZIA. Kermesse di grande spessore al plesso Verga: i ragazzi di tre anni di scuola dell’infanzia hanno chiuso l’anno scolastico portando a termine il progetto “Salviamo le memorie del Paese”.Hanno dato la presenza il vicario Salvatore Mastrosimone ed il direttore amministrativo Anna Balsamo. Il progetto è stato realizzato dai bambini di tre anno sotto la guida illuminata delle insegnanti Concetta Di Blasi e Giovanna Di Romana. Presenti tutti i genitori degli alunni che sono: Maria  Bellomo, Calogero Bongiovanni, Domenico Marco Burgarella, Daniel Domenico Crisafi,  Gabriele Di Gloria,  Gaia Di Lavore, Filippo Di Marca,  Giusy Pia Di Marca,  Elena Falzone, Michele Gentile, Ivan Pellegrino, Emanuele Silvestre Pisano, Michele Puleo,  Filippo Romano, Martina Romano, Desirée Maria Santagati, Vincenzo Sortino, Filippo Valerio Vetriolo, Salvatore Viola, Elisea Filippo Zarba, Jasmin Zarba.
       “E’ stata una esibizione – afferma il vicario Mastrosimone – di qualità: i bambini si sono esibito con molta grazia e grande maestria”.
       Come documento di sintesi dello spettacolo Concetta di Blasi e Giovanna Di Romana affermano: “ Con questa manifestazione si conclude il progetto extracurriculare “Salviamo La Memoria del Paese” che ci ha visto impegnati in diverse manifestazioni scaglionate durante tutto il corso dell’anno scolastico. Con questo progetto abbiamo voluto privilegiare la ricerca e l’esplorazione del nostro paese, facendo emergere la tradizione che stavano cadendo nell’oblio. La tre tappe del nostro lavoro sono: la sagra dell’olio, il Natale con il suo fascino e la sua poesia  ed infine i giochi dimenticati”.Abbiamo valorizzato il gioco nella dimensione socializzante e quindi abbiamo illuminato i nostri alunni nelle peculiarità tra gioco e giocattolo. Abbiamo evidenziato un profilo parallelo tra i vecchi ed i nuovi giocattoli, ormai inseriti nell’era multimediale.
       Hanno trovato vita i giochi ormai tramontati: quindi tircon il manico di scopa, le vecchie bambole di stoffa, Lu cuntu ( la fiaba), li ciarameddi. Li pitruddi, e tanti altri. In un secondo momento si sono avute elevati esibizioni di danza.
Con un’agape fraterna si sono chiusi i festeggiante, potendo gustare cibi succulenti preparati dai genitori.
“La valenza del progetto – afferma il preside Arcangelo Amoroso – sta nella commistione tra il passato ed il presente”.
Giuseppe Carà