PIETRAPERZIA. “Consiglio di portata storica -
dichiara il sindaco Enzo Emma – l’atto deliberativo approvato mercoledì scorso,
in cui il comune aderisce alla zona franca e propone l'ampliamento delle zone
industriali. I dieci consiglieri di Emma che hanno votato la delibero sono:
Rosa Maria Giusa, Luigi Guarneri, Francesca Calì, Veronica Bellomo, Filippo
Bonanno, Salvatore Calì, Germano Spampinato, Salvatore Messina, Salvatore Di Calogero
e Filippo Spampinato”.
“Nel
consiglio comunale di mercoledì - dichiara l’assessore ai lavori Pubblici Francesca
Calì - è stata infatti approvata
l'adesione alla “zona franca”, infatti solo con la delibera consiliare di
adesione Pietraperzia è entrata a pieno titolo nella zona franca. La zona
franca comporterà indiscutibilmente una doppia valenza: dal punto di vista
economico gli imprenditori avranno sgravi fiscali, incentivi per le nuove
assunzioni e corsie preferenziali per l'accesso a fondi europei o nazionali o
regionali, mentre dal punto di vista sociale verrà dimostrato che una comunità
cittadina può avere sviluppo soprattutto partendo dalla legalità. Auspichiamo
che la Regione porti a termine al più presto la stesura del regolamento che
definirà le modalità operative per entrare nella realtà della zona franca per
la legalità. Nello stesso consiglio comunale è stata avanzata anche la proposta
di valutare l'ampliamento delle zone industriali, ciò per rendere più appetibile
il nostro territorio e sfruttarne al meglio le potenzialità, magari ridefinendo
i confini delle zone industriali esistenti. Resteranno valide e invariate le
aree PIP ormai in fase di definizione poiché in attesa del rilascio del nulla
osta da parte degli enti competenti”.
“Noi
abbiamo creato – conclude il sindaco Vincenzo Emma – la premessa per uno
sviluppo e già siamo in fase esecutiva. L’ufficio tecnico con molta solerzia
sta chiudendo tutti i nulla osta possibili. Inoltre si intravede una sbocco per
l’edilizia. Inoltre siamo presenti nel campo dei lavori pubblici con ottime
possibilità di finanziamento.
Giuseppe
Carà