Domani festa della Madonna
delle Grazie
LA MADONNA DELLE GRAZIE
PIETRAPERZIA. Domani il quartiere Canale festeggia
la festa della Madonna delle Grazie e per una volta sale alla ribalta
dell’attenzione cittadina. Come da lunga tradizione la festa parrocchiale si
svolge l’ultima domenica di settembre, un mese che vede celebrarsi molte feste
mariane nei Comuni del circondario. I devoti hanno costituito un comitato,
guidato dall’amministratore don Giuseppe Rabita, e hanno raccolto le somme
necessarie per le strade del paese e si sono anche tassati personalmente per
poter onorare la titolare della loro parrocchia. È stata allestita una
luminaria nel piazzale antistante la chiesa a cura del sig. Alfio Baglio mentre
il triduo di predicazione è stato curato da don Osvaldo Brugnone, valente
predicatore anche del triduo in onore di san Pio celebratosi il 23 settembre
scorso. La processione del fercolo della Madonna avrà luogo domenica 28 alle
ore 19 dopo la celebrazione della S. Messa solenne. L’itinerario toccherà principalmente
le strade del quartiere. In piazza Santa Croce si svolgerà un piccolo
spettacolo pirotecnico curato da una ditta locale. Al termine della processione
nella piazzetta antistante la chiesa si svolgerà la tradizionale rottura delle
“pignateddi”, con ricchi premi.
La parrocchia Santa Maria
delle Grazie è stata istituita nel 1962. La Curia la acquistò da un “nobilotto”
del luogo il cav. Antonino Guarnaccia che ne era proprietario. Primo parroco fu
don Giuseppe Siciliano, venuto meno nel 2010; la festa era antecedente alla
creazione della parrocchia. La bella statua in legno infatti è datata 1919, e
fu fatta per ringraziamento alla Madonna per la fine della Prima Guerra
Mondiale. Fino agli anni ’70 una commissione composta da contadini a partire dal
Ferragosto girava per le campagne a cavallo di muli effettuando la questua
delle mandorle nel periodo dello loro raccolta. Il raccolto veniva poi venduto
e i proventi impiegati per celebrare la festa. Oltre alla rottura delle
“pignatedde” vi erano diverse altre attrazioni che facevano accorrere tante
persone: veniva attaccata ad una padella sporca con del lucido per scarpe una
moneta e c’era una gara tra giovanotti con le mani legate per chi l’avesse
staccata con le labbra. Il vincitore avrebbe avuto ovviamente un premio in
denaro; il tradizionale albero della cuccagna; queste tradizioni col tempo si
sono perdute.
Giuseppe Carà