Il consultorio familiare
tiene lezioni formative alla scuola media
GLI ORATORI
PIETRAPERZIA. Il consultorio familiare del distretto di Piazza Armerina tiene lezioni
formative alla scuola media “Vincenzo Guarnaccia” di Pietraperzia.
Viene
sviluppato un progetto di educazione alla legalità che è stato inserito nel POF
(Progetto Organico Formativo), sollecitato dal preside Arcangelo Amoroso e la
cui responsabile è Maria Stella Barbagallo che sta coordinando molte iniziative
di elevato spessore.
Ieri
mattino è stato tenuto un semirazione il cui titolo è “educazione all’emotività
ed alla sessualità”. Hanno partecipato circa un centinaio di ragazzo delle quattro
terze medie, che sono state preparate dalle professoresse Stella
Barbagallo e Maria Antonietta Puzzo.
Dal
consultorio hanno dato la presenza l’equipe formato da: Roberto Licenziato
ginecologo, Maria Arena psicologa, Giusy La Bella vigilatrice dell’infanzia, Filomena
Carlucci, assistente sociale.
Ha
aperto i lavori il preside Amoroso con una dotta prolusione sull’importanza
dell’educazione all’affettività. Molto spazio ha avuto la psicologia dell’età
evolutiva con i problemi tipici di questa età. Sono state presentate le carenze
affettive e le conseguenze nefande nella formazione del ragazzo.
L’assistente
sociale ha presentato il ruolo della famiglia nella maturazione
dell’affettività e nella relativa crescita di maturazione.
Il
ruolo della scuola è stato presentato dalla vigilatrice dell’infanzia; la
scuola integra le carenze formative della famiglie.
Ha
fatto sintesi degli interventi la professoressa Barbagallo che ha presentato le
difficoltà che incontrano gli insegnanti in campo pedagogico, specie nella maturazione
dell’adolescenza.
I
ragazzi sono stati molto recettivi ed hanno bombardato i relatori con molte
domanda che hanno focalizzato il travaglio tipico alla loro età. Si è discusso
anche la maturazione dei rapporti, quando diventa un affetto più intenso e
particolare.
La
professoressa Puzzo ha pianificato i futuri incontri per commino formativo globale.
Giuseppe Carà