I grillini contestano la delibere di
affidamento diretto rinnovo energia.
ANTONIO BEVILACQUA CANDIDATO A SINDACO
PIETRAPERZIA. Il gruppo del movimento 5 stelle
Pietraperzia, il cui leader è Antonio Bevilacqua, mette sotto la lente
d’ingrandimento le ultime delibere dell’amministrazione comunale. In
particolare, i pentastellati hanno denunciato l’illegittimità di alcune
delibere tra cui una con cui la giunta municipale del sindaco Emma ha deliberato
di procedere all’acquisto di 1.700 apparecchiature elettroniche definite (alimentatori
elettronici dimmerabili cioè a risparmio) ed altrettante lampadine al sodio per
una spesa complessiva di oltre 435.000 euro. Il sindaco Vincenzo Emma annunzia
che i lavori inizieranno entro una diecina di giorni.
“Al di là del
fatto che il risparmio promesso del 30% sulla bolletta energetica – afferma
Antonio Bevilacqua - è del tutto
ipotetico, certamente illecito è il metodo utilizzato per l’acquisto. Infatti,
l’amministrazione non ha espletato alcuna gara d’appalto, affidando
direttamente la fornitura alla società Menowatt sulla base di motivazioni che
non sono per nulla condivisibili”.
“Nella delibera – continua Antonio Bevilacqua - si legge che tale società avrebbe il brevetto
dell’alimentatore elettronico dimmerabile (riduzione di consumo), mentre basta
fare una semplice ricerca su internet per scoprire che numerose altre ditte
producono prodotti del tutto analoghi”.
Pertanto, - conclude il grande leader Antonio
Bevilacqua - seppur lodevole l’intento
di risparmiare sulla bolletta, si sarebbe dovuto procedere con gara d’appalto
che permette di individuare la proposta economicamente più vantaggiosa.
Inoltre, dalla motivazione della delibera non risulta che l’amministrazione
abbia proceduto ad un’indagine di mercato, presupposto necessario per
utilizzare la procedura negoziata senza bando di gara. Infine, sembra quanto
meno inopportuno che la giunta uscente prenda una decisone di questo genere, il
cui costo andrà a gravare tutto sulle spalle di quella che subentrerà, dal
momento che il contratto prevede un finanziamento della durata di cinque anni
al costo di 90.000 euro all’anno”.
Questa delibera è stata segnalata alla procura
della Corte dei conti, all’autorità nazionale anticorruzione ed al nuovo
servizio di segnalazione online del Movimento 5 stelle; però preliminarmente, i
pentastellati pietrini hanno chiesto che la giunta provveda a revocare la
delibera in autotutela.
Giuseppe Carà