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giovedì 19 marzo 2015

I GRILLINI CRITICI ALLA MINOWATT


I grillini contestano la delibere di affidamento diretto rinnovo energia.
ANTONIO BEVILACQUA CANDIDATO A SINDACO

PIETRAPERZIA. Il gruppo del movimento 5 stelle Pietraperzia, il cui leader è Antonio Bevilacqua, mette sotto la lente d’ingrandimento le ultime delibere dell’amministrazione comunale. In particolare, i pentastellati hanno denunciato l’illegittimità di alcune delibere tra cui una con cui la giunta municipale del sindaco Emma ha deliberato di procedere all’acquisto di 1.700 apparecchiature elettroniche definite (alimentatori elettronici dimmerabili cioè a risparmio) ed altrettante lampadine al sodio per una spesa complessiva di oltre 435.000 euro. Il sindaco Vincenzo Emma annunzia che i lavori inizieranno entro una diecina di giorni.
       “Al di là del fatto che il risparmio promesso del 30% sulla bolletta energetica – afferma Antonio Bevilacqua -  è del tutto ipotetico, certamente illecito è il metodo utilizzato per l’acquisto. Infatti, l’amministrazione non ha espletato alcuna gara d’appalto, affidando direttamente la fornitura alla società Menowatt sulla base di motivazioni che non sono per nulla condivisibili”.
“Nella delibera – continua Antonio Bevilacqua -  si legge che tale società avrebbe il brevetto dell’alimentatore elettronico dimmerabile (riduzione di consumo), mentre basta fare una semplice ricerca su internet per scoprire che numerose altre ditte producono prodotti del tutto analoghi”.
Pertanto, - conclude il grande leader Antonio Bevilacqua -  seppur lodevole l’intento di risparmiare sulla bolletta, si sarebbe dovuto procedere con gara d’appalto che permette di individuare la proposta economicamente più vantaggiosa. Inoltre, dalla motivazione della delibera non risulta che l’amministrazione abbia proceduto ad un’indagine di mercato, presupposto necessario per utilizzare la procedura negoziata senza bando di gara. Infine, sembra quanto meno inopportuno che la giunta uscente prenda una decisone di questo genere, il cui costo andrà a gravare tutto sulle spalle di quella che subentrerà, dal momento che il contratto prevede un finanziamento della durata di cinque anni al costo di 90.000 euro all’anno”.
Questa delibera è stata segnalata alla procura della Corte dei conti, all’autorità nazionale anticorruzione ed al nuovo servizio di segnalazione online del Movimento 5 stelle; però preliminarmente, i pentastellati pietrini hanno chiesto che la giunta provveda a revocare la delibera in autotutela.
Giuseppe Carà