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lunedì 10 settembre 2018

Nella festa della Madonna del soccorso sabato sera alle 19 nella chiesa del Carmine si è avuta la vestizione del confrate Rocco Fonti e dell’ammissione di due novizi Domenico Tamburello e Michele Pagliaro.


  Nella festa della Madonna del  soccorso sabato sera alle 19 nella chiesa del Carmine si è avuta la vestizione del confrate  Rocco Fonti  e dell’ammissione di due novizi Domenico Tamburello e Michele Pagliaro. Ha presieduto la celebrazione della messa monsignor  Osvaldo William Brugnone.
Confrati 2018
neo confrati
Michele Pagliaro Rocco Fonti, Giuseppe Maddalena, Domenico Tamburello
 

 confrati 2017

 Nella festa della Madonna del  soccorso sabato sera alle 19 nella chiesa del Carmine si è avuta la vestizione del confrate  Rocco Fonti  e dell’ammissione di due novizi Domenico Tamburello e Michele Pagliaro. Ha presieduto la celebrazione della messa monsignor  Osvaldo William Brugnone.

La scuola Cantorum è stata animata dal maestro Giuseppe Chiolo.

Hanno letto le letture Michele Vitale, Salvatore Barrile ed Enzo Amico; il rosario alla Madonna del Soccorso è stato recitato dall’insegnante Concetta di Blasi pilastro della chiesa madre; .

padrino del confrate  è stata Giuseppe Paci.

      Il consiglio di amministrazione è formato da Giuseppe Maddalena Governatore, vice governatore Enzo Spampinato,

segretario Gianluca Vinci, tesoriere Gero Di Blasi, assistenti: Michele Vitale e Giuseppe di Gloria  e Calogero Mellino. Il numero dei confrati è di 84  ed inoltre vi sono quattro che stanno facendo l’anno di noviziato.  

La divisa dei confrati è formata da camice e cappuccio bianco e mantellina azzurra.

      La confraternita che è anche gelosa custode della tradizione di “Lu Signuri di li Fasci”, processione molto sentita dalla popolazione pietrina e dai tantissimi visitatori e turisti che giungono a Pietraperzia in occasione del Venerdì Santo.

La devozione alla Madonna del Soccorso fu portata a Pietraperzia, ad opera dei padri Agostiniani che vi edificarono una Chiesa con l’annesso convento dedicandola alla Madonna del Soccorso. In seno a questa comunità monastica nacque e si accrebbe la Confraternita sotto il titolo della Madonna del Soccorso probabilmente nel XVI secolo. Successivamente ad essa si aggregò la Confraternita degli Agonizzanti, con la fusione dei due titoli. Scopo  principale della  confraternita  era di portare  aiuto  ai bisognosi, di confortare i moribondi e di accompagnarli nel loro ultimo viaggio terreno ed infine di seppellirli. Essa poteva ricevere lasciti e donazioni, con le quali rendite sorteggiava ogni anno le doti alle orfane figlie di confrati nel giorno della festività della Patrona della Confraternita l’otto di settembre.

Fino al dopo guerra curò la “ruota”, luogo annesso alla chiesa Carmine dove venivano lasciati i bambini abbandonati, ed inoltre partecipò col 50% dei capitali, alla fondazione dell’ospedale “Rosina Di Natale.

Giuseppe Carà