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venerdì 7 settembre 2018

Proposte didattiche di accoglienza per gli extracomunitari

Proposte didattiche di accoglienza per gli extracomunitari

GIOVANI EXTRA COMUNITARI 
  
PIETRAPERZIA. Si apre un dialogo tra la scuola e gli extracomunitari. Il direttore di “Don Bosco 2000” Agostano Sella con una proposta alla dirigenza dell’istituto comprensivo “Vincenzo Guarnaccia” ha proposto con un documento una “Proposta di percorso didattico gratuito da svolgere in classe sul tema della integrazione, dell’accoglienza, della non discriminazione”.
  Il presidente Agostino Sella scrive al dirigente scolastico Giuseppe Ferro: “con la presente desidero presentare le istanze che il “VIS” – Volontariato internazionale per lo sviluppo e l’associazione Don Bosco 2000 stanno presentando alle scuole italiane all’interno del progetto “Io non Discrimino” realizzato in partenariato con 21 associazioni nazionali e cofinanziato dall’agenzia per la cooperazione alla sviluppo del ministero degli affari esteri e della cooperazione”.
       “E’ per questo che il Vis e l’associazione don Bosco 2000 hanno deciso di dedicare una campagna di sensibilizzazione al tema delle migrazioni, dell’accoglienza e della non discriminazione, attraverso una serie di iniziative che verranno svolte nell’anno scolastico 2018/2019 in un contesto di continuità didattica. In particolare stiamo proponendo un percorso didattica dedicato al tema che permetta di coprire i tanti perché dell’immigrazione: perché si lascia il proprio paese e la propria famiglia? Perché si rischia la vita con un viaggio infinito?
       IL collegio del docenti,  il consiglio di istituto hanno dato ampia apertura al problema che ha una grande valenza antropologica. Quindi la comunità pietrina nonostante i limiti recettivi si è aperta alla problema ed ha dato parecchie segni di collaborazione. Conclude il vice sindaco Laura Corvo: “I cittadini hanno dimostrata una maturità filantropica,  infatti in questo anno che abbiamo avuta gli extracomunitari nella casa canonica vi sono state parecchie iniziative di apertura ad accettare i giovani con i loro problemi e le loro difficoltà”.
Giuseppe Carà