Eliminare la disparità di trattamento. Costo per il comune di 350 mila
euro. L’amministrazione comunale
incontra l’onorevole Bernadette Grasso, l’Assessorato Regionale alle autonomie
locali con la presenza di Giancarlo Cancellieri
l'ASSESSORE E LA SDELAGAZIONE
PIRETRAPERZIA.
“Eliminare la disparità di trattamento fra comuni”. Questo aforisma è stato
coniato dal sindaco Antonio Bevilacqua e dalla sua amministrazione comunale. Il
problema riguarda gli ex articolisti che prevede che alcuni vengano pagati dai
comuni e messi in stabilizzazione ed altri dalla Regione con incarico a tempo.
Nel 2010 essendo sindaco Vincenzo Emma
27 articolisti vennero stabilizzati; per i primi cinque anni furono a carico
della Regione, ma dal 2015 l’onere del pagamento spetta ai comuni. Gli altri
articolisti dei vari comuni non stabilizzati vengono pagati con fondi
regionali. Il comune di Pietraperzia per i 27 operai stabilizzati paga la somma
di 350 mila euro. Per diminuire l’onere di spesa l’amministrazione Bevilacqua
ha messo in pensionamento coatto undici dipendenti e qualcuno ha fatto ricorso al TAR.
Martedì una delegazione comunale capeggiata dal
sindaco ha incontrato l’assessore regionale Bernadette Grasso e poi ha
rilasciato il seguente comunicato: “Eliminare la disparità di trattamento.
Costo per il comune di Pietraperzia di 350 mila euro. L’amministrazione comunale incontra
l’onorevole Bernadette Grasso, l’Assessorato Regionale alle autonomie locali
con la presenza di Giancarlo Cancellieri. La disparità consiste: il comune di
Pietraperzia paga con fondi propri, mentre gli articolisti non stabilizzati degli altri comuni vengono
pagati dalla regione”.
Il comune di
Pietraperzia è in grosse difficoltà per questo onere suppletivo di 350 mila
euro.
Alla
fine dell’incontro in assessorato, l’ideologo dell’amministrazione avvocato Filippo
Bevilacqua ha dichiarato: “ Si è appena concluso un proficuo incontro svoltosi
presso l’Assessorato Regionale alle autonomie locali dove, assieme a Giancarlo
Cancellieri abbiamo incontrato l’Assessore Bernadette Grasso. Al centro del
confronto la situazione paradossale che coinvolge alcuni Comuni siciliani.
Dallo scorso anno i Comuni che stabilizzano il personale precario ricevono un
sostanzioso contributo dalla Regione per tutta la durata del rapporto di
lavoro.
Ma da questa
ripartizione di fondi sono esclusi quei comuni che hanno provveduto a
stabilizzare il loro personale prima dell’entrata in vigore della nuova legge
regionale. Paradossalmente, quindi, vengono puniti i Comuni più virtuosi, fra cui Pietraperzia.Tutto ciò non ci sembra
corretto e per questo abbiamo chiesto di eliminare questa disparità di
trattamento”.
Giuseppe
Carà