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giovedì 20 novembre 2014

IL VESCOVO MONSIGNOR ROSARIO GISANO INDICE LE ELEZIONI PER I VICARI FORANEI


Il vescovo Gisana indice le elezioni per i vicari foranei e per le elezioni del consiglio presbiterale

IL VESCOVO ROSARIO GISANA


PIAZZA ARMERINA. Il vescovo Rosario Gisana tramite il suo vicario generale Giovanni Bongiovanni ha indetto le elezioni per i vicari foranei e la composizione del coniglio presbiterale. Ogni comune della diocesi elegge il proprio vicario. Sono elettori i presbiteri ed i diaconi. Le elezioni saranno presieduti dallo stesso vescovo secondo il seguente calendario: Aidone 28 novembre ore 20, Barrafranca 26 novembre ore 10, Butera 25 novembre 19,30, Enna 20 novembre ore 16,30, Gela 28 novembre 10,30, Mazzarino 10 dicembre ore 18,30, Niscemi 3 dicembre ore 20, Piazza Armerina 25 novembre ore 10,30, Pietraperzia 4 dicembre 10,30, Riesi 11 dicembri ore 10,30, Valguarnera 10,30 ore 10,30 e Villarosa 3 dicembre o0re 10.

       Ogni elettore può esprimere una sola preferenza ed il vicario foraneo eletto farà parte di diritto di Consiglio Presbiterale. Nella diocesi piazzese si hanno dodici vicarie che coincidono con i dodici comuni territoriali..

Il vicario foraneo, chiamato anche decano o arciprete, è il sacerdote che è preposto al vicariato foraneo. Il vicario foraneo è nominato dal Vescovo diocesano, dopo aver sentito, a suo prudente giudizio, i sacerdoti che svolgono il ministero nel vicariato in questione.

Per l'ufficio di vicario foraneo, che non è legato all'ufficio di parroco di una parrocchia determinata, il Vescovo scelga il sacerdote che avrà giudicato idoneo. Il vicario foraneo dura in carca cinque anni. Il vescovo può rimuovere liberamente, per giusta causa, secondo la sua prudente decisione, il vicario foraneo. Il vicario foraneo, oltre alle facoltà che gli attribuisce legittimamente il diritto particolare, ha il dovere e il diritto: 1) di promuovere e coordinare l'attività pastorale comune nell'ambito del vicariato; 2)  di aver cura che i chierici del proprio distretto conducano una vita consona al loro stato e adempiano diligentemente i loro doveri; 3) di provvedere che le funzioni sacre siano celebrate secondo le disposizioni della sacra liturgia, che si curi il decoro e la pulizia delle chiese e della suppellettile sacra, soprattutto nella celebrazione eucaristica e nella custodia del santissimo Sacramento, che i libri parrocchiali vengano redatti accuratamente e custoditi nel debito modo, che i beni ecclesiastici siano amministrati diligentemente; infine che la casa parrocchiale sia conservata con la debita cura. Il vicario foraneo nell'ambito del vicariato affidatogli: 1) si adoperi perché i chierici, secondo le disposizioni del diritto particolare, partecipino nei tempi stabiliti alle lezioni, ai convegni teologici. 2) abbia cura che siano disponibili sussidi spirituali per i presbiteri del suo distretto ed abbia parimenti la massima per i sacerdoti che si trovano in situazioni difficili o sono angustiati da problemi.

3) Il vicario foraneo abbia cura che i parroci del suo distretto, che egli sappia gravemente ammalati, non manchino di aiuti spirituali e materiali e che vengano celebrate degne esequie per coloro che muoiono; faccia anche in modo che durante la loro malattia o dopo la loro morte, non vadano perduti o asportati i libri, i documenti, la suppellettile sacra e ogni altra cosa che appartiene alla chiesa. 4) Il vicario foraneo è tenuto all'obbligo di visitare le parrocchie del suo distretto secondo quanto avrà determinato il vescovo.

Giuseppe Carà