Il vescovo Gisana indice le
elezioni per i vicari foranei e per le elezioni del consiglio presbiterale
IL VESCOVO ROSARIO GISANA
PIAZZA ARMERINA. Il vescovo Rosario Gisana tramite
il suo vicario generale Giovanni Bongiovanni ha indetto le elezioni per i vicari
foranei e la composizione del coniglio presbiterale. Ogni comune della diocesi
elegge il proprio vicario. Sono elettori i presbiteri ed i diaconi. Le elezioni
saranno presieduti dallo stesso vescovo secondo il seguente calendario: Aidone
28 novembre ore 20, Barrafranca 26 novembre ore 10, Butera 25 novembre 19,30, Enna
20 novembre ore 16,30, Gela 28 novembre 10,30, Mazzarino 10 dicembre ore 18,30,
Niscemi 3 dicembre ore 20, Piazza Armerina 25 novembre ore 10,30, Pietraperzia
4 dicembre 10,30, Riesi 11 dicembri ore 10,30, Valguarnera 10,30 ore 10,30 e
Villarosa 3 dicembre o0re 10.
Ogni
elettore può esprimere una sola preferenza ed il vicario foraneo eletto farà
parte di diritto di Consiglio Presbiterale. Nella diocesi piazzese si hanno
dodici vicarie che coincidono con i dodici comuni territoriali..
Il vicario foraneo, chiamato
anche decano o arciprete, è il sacerdote che è preposto al vicariato foraneo.
Il vicario foraneo è nominato dal Vescovo diocesano, dopo aver sentito, a suo
prudente giudizio, i sacerdoti che svolgono il ministero nel vicariato in
questione.
Per l'ufficio di vicario foraneo, che non è legato
all'ufficio di parroco di una parrocchia determinata, il Vescovo scelga il
sacerdote che avrà giudicato idoneo. Il vicario foraneo dura in carca cinque
anni. Il vescovo può rimuovere liberamente, per giusta causa, secondo la sua
prudente decisione, il vicario foraneo. Il vicario foraneo, oltre alle facoltà
che gli attribuisce legittimamente il diritto particolare, ha il dovere e il
diritto: 1) di promuovere e coordinare l'attività pastorale comune nell'ambito
del vicariato; 2) di aver cura che i
chierici del proprio distretto conducano una vita consona al loro stato e
adempiano diligentemente i loro doveri; 3) di provvedere che le funzioni sacre
siano celebrate secondo le disposizioni della sacra liturgia, che si curi il
decoro e la pulizia delle chiese e della suppellettile sacra, soprattutto nella
celebrazione eucaristica e nella custodia del santissimo Sacramento, che i
libri parrocchiali vengano redatti accuratamente e custoditi nel debito modo,
che i beni ecclesiastici siano amministrati diligentemente; infine che la casa
parrocchiale sia conservata con la debita cura. Il vicario foraneo nell'ambito
del vicariato affidatogli: 1) si adoperi perché i chierici, secondo le
disposizioni del diritto particolare, partecipino nei tempi stabiliti alle
lezioni, ai convegni teologici. 2) abbia cura che siano disponibili sussidi
spirituali per i presbiteri del suo distretto ed abbia parimenti la massima per
i sacerdoti che si trovano in situazioni difficili o sono angustiati da
problemi.
3) Il vicario foraneo abbia cura che i parroci del
suo distretto, che egli sappia gravemente ammalati, non manchino di aiuti
spirituali e materiali e che vengano celebrate degne esequie per coloro che
muoiono; faccia anche in modo che durante la loro malattia o dopo la loro
morte, non vadano perduti o asportati i libri, i documenti, la suppellettile
sacra e ogni altra cosa che appartiene alla chiesa. 4) Il vicario foraneo è
tenuto all'obbligo di visitare le parrocchie del suo distretto secondo quanto
avrà determinato il vescovo.
Giuseppe Carà