PIETRAPERZIA. La nottate che precede il ferragosto
per antichissima tradizione si trascorre al santuario della Madonna della Cava
con una solenne liturgia preseduta dal vescovo Rosario Gisana, che ha celebrato
un pontificale. Presenti il clero locale: Osvaldo Brugnone, Giovanni
Bongiovanni, Pasqualino di Dio, Giovanni Messina, Giuseppe Rabita, Faustin Calot e Vincenzo Rossi
missionario scalabriniano.
Presente
una marea di fedele che occupava lo spiazzo del santuario: inoltre il sindaco
Antonio Calogero Bevilacqua, il presidente del consiglio Rocco Micciché, gli
assessori ed i consiglieri comunali. Il servizio d’ordine è stato ordinato
dalla comandante della polizia municipale Giovanna Di Gregorio, e dal comandate
della stazione dei carabinieri Giuseppe Castrovilli. Presente la schola
cantorum cittadina i cui elementi portanti sono il maestro Pino Amico e Pina
Attanasio.
Di
spessore l’omelia del vescovo Gisana che ha osannata la figura della Madonna
nel contesto del vissuto ecclesiale. La messa si è chiusa con l’atto di
affidamento alla Madonna.
Le
lettere sono state letta da Pino Amico, Debora Sardo, Angelo Barresi. Mentre la
preghiera dei fedeli dal governatore dei confrati Michele Corvo.
Non è
mancato il messaggio sociale del vescovo Gisana con particolare riferimento alle
difficoltà che stanno attraversando le famiglie ed i numerosi casi di indigenza
nella realtà locale.
Ordinata
la strada della cava: il sindaco ha fatto sistemare il manto stradale e poi ha
sistemare la telecamere lungo la strada; infatti la strada da Fondachello al
santuario si presenta molta ordina; quindi è stato sconfitto il mal costume di
gettare i sacchetti dei rifiuti lungo la strada.
Quest’anno la festa dei Santi Patroni ha avuto una
svolta a cominciare delle cannonate delle sveglia la mattina.
Giuseppe Carà