Nasce il movimento
“Sicilia in Volo”
LA VICE PRESIEDENTE REGIONALE ENZA DI GLORIA
PIETRAPERZIA. Nasce il movimento
“Sicilia in Volo”. Fondatrice è la ragioniera Enza di Gloria presidente locale
del CIF (Centro Italiano Femminile) e un gruppo socialmente impegnato in
attività filantropiche. Il primo convegno organizzativo del movimento
è stato ospitato nel magnifico
scenario del porto turistico di Riposto (CT).
Il primo nucleo si è riunito nei locali del
Cif. Si è sviluppato il tema “Sicilia in volo" col tema "Casinò
in Sicilia - perché no?".
Il
movimento ha preso il suo decollo a Riposto ed è stato coordinato Il convegno è
stato coordinato dalla presidente del movimento, la dott.ssa Rosaria Leonardi,
dalla
vice Presidente la ragioniera
Enza Di Gloria e dal segretario l'avv. Sergio Spina.
Hanno arricchito il parterre del
convegno il dott. Mario Bevacqua, presidente emerito UFTAA, la dott.ssa
Antonina Arcidiacono, sociologa esperta in Management, il dott. Pippo Zappalà,
presidente del porto turistico di Marina di Riposto e la dott.ssa Marisa
Acagnino, Magistrato.
La ragioniera
Enza Di Gloria, nella qualità di consulente di marketing, gestione aziendale e
management, dichiara: "l'argomento di punta sarà quello del turismo
siciliano e di come una iniziativa del genere possa eventualmente essere da
volano ottimale per il suo rilancio, ed è attraverso strategie ed investimenti
e la costruzione di una economia intelligente, sostenibile e solidale che si
può sostenere e valorizzare la nostra terra ed il nostro territorio con lo
sguardo aperto al mondo”.
"Sicilia in Volo" - dichiara la presidente Rosaria Leonardi - è un libero movimento politico - culturale
fortemente voluto da brillanti ed intraprendenti soci fondatori che intendono
prestare le loro competenze professionali alla politica col fine di attuare un
programma che si ispiri ai valori cristiani della tradizione nazionale,
liberale e popolare.
Si
propone, inoltre, di garantire il rilancio e la valorizzazione di tutte le
risorse del popolo siciliano per promuovere a tal fine le aspirazioni di
crescita sociale, economica e culturale”.
Giuseppe
Carà