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martedì 31 gennaio 2017

GIORNATA CINOFILA:“Canuzzi Compagni di Strada”..29 GENNAIO 2017. A PIETRFAPERZIA. I PIAZZA VITTORIO EMANIELE



Giornata cinofila in Piazza Vittorio Emanuele

IL GRUPPO ATTIVO
PIETRAPERZIA. Giornata Cinofilia ieri in piazza Vittorio Emanuele organizzata dall’associazione “Canuzzi Compagni di Strada” il cui risposabile locale è il laureando Salvatore Nicoletti.  Responsabile e fondatore è il dottor Giuseppe Salvatore ed  ha già quattro anni di vita. La sede dell’associazione è a Caltanissetta ma sono sorte altre sezioni in Sicilia ed in Toscana. La slogan del gruppo è: “Aiutatici a salvare cagnolini abbandonati”. I cagnolini affidati a famiglia in tutto sono 359.  Il team del gruppo dell’associazione è formato da Giuseppe Salvatore, Gabriella Faone, Michele Sicilia, Alessia Ciancio, Matteo e Daria Collodoro, Paola Mara Fiandaca, Silvana Celestri, Maria Ariosto, Erika Calosso, Laura Ginevra, Maria Serena Lauricella, Isabella Piccicuto, Maria Assunta Piccicuto, Salvatore Nicoletti, Ilenia Ucchino, Michela Armone,
       “Il nostro – afferma il presidente Giuseppe Salvatore – è un gruppo di volontariato che ama la natura ed in questo contesto abbiamo dato priorità all’abbandono inconsulto di tanti cagnolini e tanti cani. Noi usiamo la filosofia dell’affidamento, dopo aver fatto una verifica preventiva, che dimostri che ci sia la vivibilità del cane affidato”.
       In piazza Vittorio Emanuele ieri mattina è stato distribuito un volantino i cui punti pedagogici forti sono: Un amico non si abbandona mai; un microchip gli salva la vita;  infine la sterilizzazione come soluzione al randagismo.
       Il problema dell’abbandono dei cani è grevemente patologico; infatti nella notte fanno da eco i latrati di poveri cani abbandonati. I cani abbandonati  vengono portati in un canile pubblico il cui costo incide nel bilancio comunali. Inoltre in paese vi è l’usanza che i cani da caccia vengono tenuti nel centro abitato. Nonostante le continuate lamentale dei cittadini, il problema non viene attenzionato e resta irrisolto.
Giuseppe Carà