Pellegrinaggio natalizio a Paolo
dalla Chiesa Madre di Pietraperzia
I GITANTI PIETRINI A NAPOLI
PIETRAPERZIA. Pellegrinaggio
natalizio della Chiesa Madre di Pietraperzia. Si è svolto tra Capodanno e
l’Epifania in alcuni Centri importanti di spiritualità dell’Italia meridionale.
I trentadue partecipanti, guidati dal parroco della Chiesa Madre monsignor Giuseppe
Rabita, hanno avuto modo di approfondire la vita e la spiritualità del “Santu
Patri”, così viene chiamato affettuosamente dal popolo San Francesco di Paola.
Nel santuario omonimo, situato nella cittadina di Paola nel cosentino, i
pellegrini hanno così visitato i luoghi dove visse la sua vita il santo eremita
e taumaturgo, operatore di miracoli, dedito alla preghiera e alla carità
fraterna. Egli fondò la congregazione religiosa dei “Padri Minimi”, che ancora
oggi custodiscono la sua memoria e ne vivono la tensione spirituale.
Altro
momento spirituale intenso è stata la visita alla Cattedrale di Napoli che
custodisce le reliquie e il sangue di San Gennaro. Un continuo afflusso di
fedeli, non solo napoletani, caratterizza la cappella dedicata al Santo,
realizzata da grandi artisti come il Domenichino e il Lanfranco, ricca di
affreschi, dipinti e statue di bronzo o argento, raffiguranti i 50 compatroni
della città Partenopea.
Un
altro luogo significativo della cristianità napoletana è la Chiesa del Gesù
Nuovo, dove i pellegrini hanno potuto venerare la tomba di San Giuseppe
Moscati, originario di Serino di Avellino, nacque a Benevento nel 1880, ma
visse quasi sempre a Napoli. Si iscrisse a medicina «unicamente per poter
lenire il dolore dei sofferenti». Da medico salvò alcuni malati durante
l'eruzione del Vesuvio del 1906; prestò servizio negli Ospedali Riuniti in
occasione dell'epidemia di colera del 1911; fu direttore del reparto militare
durante la Grande Guerra. Negli ultimi dieci anni di vita prevalse in Lui l'impegno
scientifico: fu assistente ordinario nell'istituto di chimica fisiologica;
libero docente di chimica fisiologica e di chimica medica. Alla fine gli venne
offerto di diventare ordinario, ma rifiutò per non dover abbandonare del tutto
la prassi medica. «Il mio posto è accanto all'ammalato!» disse. In questo
servizio integrale all'uomo, Moscati morì il 12 aprile del 1927. Straordinaria
figura di laico cristiano, fu proclamato santo da Giovanni Paolo II nel 1987 al
termine del sinodo dei vescovi «sulla Vocazione e Missione dei laici nella
Chiesa».
“Ovviamente
la visita di Napoli – chiude mons. Pino Rabita - non poteva non contemplare una passeggiata per
Spaccanapoli e alla caratteristica via di San Gregorio Armeno con la tipica
esposizione di Presepi Napoletani. Altri luoghi toccati dal pellegrinaggio sono
stati il Castello dove venne fucilato re Gioacchino Murat a Pizzo Calabro, il
borgo di Castellabate, fortunata location del film “Benvenuti al Sud”, il sito
archeologico di Paestum e le meravigliose luminarie di Salerno che hanno
incantato i partecipanti”.
Giuseppe
Carà