Lavoratori RSA in alto mare. Cooperativa lascia
Incontro di concertazaione
con il presidente del consiglio
ing. Rocco Miccichè
con il presidente del consiglio
ing. Rocco Miccichè
RSA FLAVIA MARTINEZ
PIETRAPEZIA. Futuro incerto per i 28 lavoratori
della RSA. La cooperativa "Primavera" di Bivona che gestisce il servizio ha comunicato che il 31
gennaio prossimo lascia il lavoro per impraticabilità di prezzi.
I lavoratori a primo contratto nella firma avevano
scadenza al 31 dicembre scorso. La cooperativa ha dato una proroga di un altro
mese. La comunicazione della cessazione del lavoro della cooperativa è stata
ufficializzata all’ASP (Azienda Sanitaria Provinciale) di Enna ed alle
organizzazioni sindacali sanitari CGIL, CISL, UIL. La cooperativa iniziò il
lavoro nella struttura della RSA il primo agosto scorso ed aveva un contratto triennale ed un
anno di eventuale proroga; quindi avrebbe avuto la gestione fino al 31 luglio
del 2020. La situazione si evolve con l’affidamento del lavoro alla seconda ditta
che nella gara arrivò seconda cioè la cooperativa “Euronia” di Cerami. Per
l’Asp responsabile di vigilanza sul contratto e sulla gestione della struttura
è il direttore del distretto sanitario di Piazza Armerina dottor Piero Nocilla.
In
atto la RSA (Residenza, Sanitaria, Assistita) di Pietraperzia ha 40 posti
letto, mentre gli ospiti presenti in atto sono 35.
Da
mesi i levorotatori della RSA sono in agitazione per i problemi del contratto
ed hanno contestato alla cooperativa: 1) Il contratto da tempo indeterminato è
passato a tempo definito. 2) Il numero delle ore mensili da 162 ore è
passato a 140,ma praticamente 120. 3) Situazione di grave disagio per gli utenti perché i lavoratori
per turno sono insufficienti.
Si è cercato di avviare un
dialogo di concertazione. C’è stato un incontro al distretto coordinato dal
dottor Piero Nocilla con la presenza dei rappresentati della ditta, dei
lavoratori e dei sindacati e si è arrivati alla rottura tra le parti. A livello
locale vi è stato un incontro tra i lavoratori ed il sindaco Antonio Bevilacqua
ed un altro con il presidente del consiglio comunale Rocco Micciche; inoltro vi
è stato un consiglio comunale ad hoc; si è avuto un incontro con il prefetto. Inoltra l’onorevole
Mario Alloro ha cercato di avviare la concertazione con il presidente della
Regione Rosario Crocetta e con l’assessore regionale della Salute Baldo
Gucciardi. In questo cammino tra le partiti vi è stata un’ostile ed
inconciliabile dicotomia. Per descrivere la lotta che si è creata con il
gestore, i lavoratori hanno coniato
l’aforisma, “Selvaggio Libero Arbitrio” cioè sono state fatte scelta
dalla cooperativa in modo unilaterale senza concertazione con i sindacati.
La struttura è aperta da 15
anni e le ditte che si sono succedute
sono: Asmida di Apollonio Bruno,
Consorzio Sisifo, Azione Sociale di Luigi Berretta. Come di consueto i rappresentanti sindacali di concertazione
sono: Giovanni La Valle per la CGIL, Marco Ferro per la CISL, Giuseppe La Marca
per la SAPMI - CONFSAL .
I 28 lavoratori della
struttura lamentano che le decisioni sono state prese in maniera unilaterale e
tutti i tentativi di dialogo sono andati perduti.
Giuseppe Carà