Sagra di “Cuddiruna
spirriulati
CUDDRIRUNA SPIRRIULATI
GLI ARTISTI
LAVORO ARTISTICO
PIETRAPERZIA. Rivive la Sagra di “Li Cuddiruna
Spirriulati” per merito della confraternita del Preziosissimo Sangue di Cristo.
La sagra è al secondo anno di
vita e si tenuta nel chiostro di Santa
Maria ex convento Francescano. A far rivivere la sagra è stato il nuovo
Governatore Filippo Rizzo ed il consiglio di amministrazione formato dal vice
governatore Vincenzo Trubia, dal cassiere Angelo Vullo, dai consiglieri Mimmo
Nocilla e Salvatore Miccichè. “Li Cuddiruna Spirriulati” sono dolci che erano
in via di estinzione. Gli ingredienti
sono: farina, sale, olio, acqua tiepida e poi si frigge; la pasta non viene
fermentato. La pietanza di forma
circolare ed ha
un diametro di 30 cm: coloro che l’hanno mangiata
hanno affermato che è di ottimo gusto; presente al convento molte persone
anziane che sono state prodighe di consigli e felici che hanno fatto rivivere
ciò che era stato cancellato dalla tradizione.
Nel
corso della serata è stato fatto il sorteggio dei biglietti venduti per
finanziare il progetto di restauro che la confraternita ha presentato per
recuperare l’abito settecentesco della
Madonna dell’Incontro e la statua lignea del Cristo Risorto ; anch’essa del
‘700. I vincitori sono: la signore Lucia di Perri il primo premio consistente
in una macchina di caffè Delonghi. Il secondo premio al signor Giovanni Tisa:
un televisore , 32 Smart ed il terzo premio a Filippo Inserra: un tablet accer. La confraternita del Preziosismo Sangue, una tra
le poche in Italia, è stata fondato il 20 maggio del 1820 ed è stata rifondata
alcuni anni addietro per merito del governatore Michele Corvo, vice governatore
Sebastiano Messina, cassiere Santo Miccichè, segretario Giovanni Trubia e
consigliere Filippo Viola. La confraternita composta da 83 elementi ha
rinnovato anche la divisa caratterizzata da un manto di colore rosso vermiglio.
Tutti soddisfatti ed in modo particolare monsignor Giovanni Bongiovanni il quale afferma: “sona
grato al grande apporto che la confraternita del Preziosissimo Sangue dà alla
comunità parrocchiale”.
Giuseppe Carà