Summit in caserma per il
problema del furto del ramo. Sarà ripristina la linea entro 15 giorni
IL CAPITANO MICHELE CANNIZZARO
PIETRAPERZIA. Summit in caserma martedì scorso
alle ore 16 per il problema del rame rubato nei giorni scorsi e che è stato
ritrovato con una brillante operazione dei carabinieri: il filo asportato è di
sette Km. In contrada Minniti sotto un pilo sono state trovate dieci matasse di
rame per 950 Kg. Sono stati trovati i mezzi dello scasso e sono stati fermati
ed identificati tre rumeni a bardo di una vecchia Audi “A6 Allroad” del 2001
Il
summit è stato presieduto dal capitano Michele Cannizzaro; presenti il primo
cittadino Enzo Emma; per la compagnia di Piazza Armerina è stato presente il
luogotenente Matteo Mulè; presenti i carabiniere della locale stazione
coordinati dal brigadiere Salvatore Giordano; per Enel Rosario Rizzieri;
presenti anche due funzionari di Enel Securit.
“L’Enel
– dichiara il sindaco Enzo Emma - ha
garantito che i lavori saranno portati a termini entro quindici giorni. A noi
sta a cuore l’economia dell’azienda ed abbiamo fatto molti interventi tra cui
il prefetto Fernando Guido”
Il furto avvenne nella notte
tra il 23 e 24 luglio. Rimasero al buio
le contrade Tornambè, Marano, Serre di Mezzo, Caprara, Valate, Pietre Ficili,
Minniti, Musalà, Fontana del Piano ed altre del territorio del comune di
Pietraperzia: numerose aziende agricole ed imprenditoriali (tra cui anche un
agriturismo) sono state letteralmente distrutte. Infatti la mancanza di energia
elettrica conseguente a detto furto costringe alla drammatica chiusura di tutte
le aziende.
L’Enel ha comunicato che i
lavori sono iniziati da cinque giorni e quindi si lavora 24 ore su 24. Intanto
continuano a ritmo serrato le indagini dei carabinieri per dare un nome e un volto
ai presunti autori dei furti di cavi di rame che hanno lasciato al buio una
cinquantina di famiglie disseminate in una quindicina di contrade di campagna.
Tra il materiale trovato e
sequestrato dai carabinieri, cesoie per tagliare cavi di vario genere,
altre cesoie più piccole e grossi cacciaviti. Tutti gli attrezzi saranno
inviati dai militari dell’Arma al reparto provinciale Sis (Squadra
Investigazioni Scientifiche) per accertamenti tecnici.
Giuseppe Carà