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venerdì 28 ottobre 2016

Centenario di Salvatore Giannone


Centenario di Salvatore Giannone
 
 IL CENTENARISTA
 SALVATORE GIANNONE

PIETRAPERZIA. Domani al santuario della Madonna della Cava festeggia il suo centenario il signor Salvatore Giannone e la cerimonia religiosa sarà officiata dal rettore della chiesa monsignor Giovanni Bongiovanni. IL signor Giannone è nato a Modica in provincia di Ragusa e si trasferì a Pietraperzia all’età di 17 per motivi di lavoro, dove realizzò un’azienda agricola di notevole estensione. In paese incontrò la sua futura consorte, la signora Maria Cava Margani, che è venuta meno due anni fa all’età di 95 anni. L’attività dominante è stata l’agricoltura e qualche frutteto.
       Il matrimonio è stato fecondo di prole; infatti ha avuto sette figli: Rosa, Giuseppina, Rosaria, Maria, Concetta, Francesca e Giorgio, questi ultimi due sono gemelli. Tutti i figli sono andati al matrimonio ed i generi sono: Angelo, Filippo,  Salvatore, Giacomo, Solvatare, Filippo e l’unica nuora è Giovanna Di Natale. In tutto sono arrivati diciannove nipoti: Alfonso, quattro Salvatore, Gianfranco, Tonino, Concetta, Maria Cava, Enza, Maria, Roberto, Vincenzo, due Filippina, due Diego, Giuseppe ed Alessio, che è la mascotte. In atto il Giannone vive con il figlio Giorgio e la nuora Giovanna e l’unico nipote Alessio in un villino vicino al Santuario della Cava.
       Ha partecipato alla seconda guerra mondiale e la sua zone d’azione fu ai confini della Francia ed in tutto visse per cinque anni nelle zone di combattimento.
       In atto il signor Giannone  è in una condizione mentale, psicologica e fisica molto accettabile; è autonomo nei movimenti ed ha una memoria storica molto forte specialmente per la sua dimensione storica ed i suoi anni vissuti al fronte di combattimento in guerra.
       Alla fine dell’intervista il signor Giannone afferma: “La mia longevità è dipesa dal fatto che sono stato impegnato in una attivati lavorativa costante e senza riserve. Ringrazio il Signore che mi ha dato un’ottima salute e mi ha concesso le energie per andare avanti sempre serenamente.  
Giuseppe Carà