RAG. ENZA DI GLORIA
PIETRAPERZIA. “Situazione di stallo al Palapetra”.
Intervento politico di “Sicilia in volo”con la vice presidente regionale Enza
Di gloria. Intervento di protesta caustico per la situazione degenerativa del
Palapetra di contrada “Bivio Luogo”.
La
vice presidente Enza Di Glorie a nome della struttura regionale ha inviato una
missiva documento al sindaco Antonio Calogero Bevilacqua, alla giunta comunale
ed al consiglio comunale.
Nel
documento si legge: “Nonostante la mia richiesta di notizie sul “Palapetra” di
contrada “Bivio Luogo”, sia stata condivisa, piaciuta e commentata da tanti
altri; purtroppo Lei o chi per Lei non avete dato mai opportune risposte. La chiusura del Palapetra
è una ferita che si riapre in modo per lo meno tragico: purtroppo situazione
tristemente paradossale”.
“La
chiusura del Palapetra – continua Enza Di Gloria - è una ferita che si riapre in modo per lo
meno tragico: purtroppo situazione tristemente paradossale. Come si ricorderà
la non apertura della struttura è dovuta alla mancata realizzazione dello
svincolo e che tutto questo ha compromesso la copertura dell’edificio: è ovvio
che si tratta di una situazione vergognosa, che non so a Lei, ma a me indigna e
che fa schiumare di rabbia il territorio che si sente deluso ed amareggiato da
questa situazione di totale impotenza e menefreghismo da parte della “Politica”
locale, regionale e nazionale”.
Infine
“Sicilia in Volo”con determinazione propone: “1) che venga sollecitata l’Anas
Regionale affinché sblocchi il problema dello svincolo di uscita dalla
struttura; 2) che venga interpellata tutta la deputazione regionale affinché
essa si faccia carico e portavoce del
problema”.
Il Palapetra fu avviato dalla Provincia 25 anni fa,
essendo assessore ai lavori pubblici Saro Bauccio ed intervenne in sinergia il
consigliere provinciale DC Salvatore Milazzo.
Il presidente della
provincia Pippo Monaco firmò l’atto di cessione del Palapetra al
comune di Pietraperzia. Progettista della struttura polifunzionale è stato l’architetto
Maurizio Severino e l’opera è entrata
nel circuito regionale. Per inghippi burocrati l’opera resta un’incompiuta esposta
allo scempio dell’abbandono.
Giuseppe Carà