Il Grest del Campanile
CON LA NATURA
MOMENTO RICREATIVO
PIETRAPERZIA. Nello spazzale della chiesa madre si è
tenuta la Kermesse della chiusura del Grest
“All’Ombra del Campanile” dopo 21 giorni di attività. L’animazione è
stata predistoposta dal parroco della chiesa madre mons. Osvaldo Brugnone, in collaborazione con il sindaco
Antonio Bevilacqua, che ha messo a disposizione il plesso scolastico Giovanni
Verga e tutte le attrezzature. La parrocchia in tempo opportuno ha preparato
gli animatori ed il progetto pedagogico il cui tema è stato “La solidarietà tra
i popoli”. Sono stati collaborativi gli extracomunitari della “Casa Canonica”,
che si sono armonizzati nel contesto operativa.
Dalla scuola formativa di Don
Osvaldo Brugnone e dagli insegnanti Tiziana Jacona, Giovanna Stuppia, Giuseppina Marotta sono stati formati: Grazie Di Candia, Tiziana Icona, Giusy Marotta,
Veronica Bongiovanni, Miriam Spampinato, Giandomenico Tamburello, Giuseppe
Agnello, Azard Amico, Martina Buttiglieri, Rocco Calì, Mario Caruso, Giuseppe
Chiolo, Elena D’Urso, Francesca Fiaccaprile, Melissa Fiaccaprile, Erika
Macaluso, Gabriele Macaluso, Giuseppe Mellino, Saveria Milano, Maria Angela
Posata, Filippo Serio, Giuseppe Toscano, Boruccio Ursino, Franca Viola e
Melissa Zarba.
Il grest quest’anni celebra i vent’anni di
vita. Collaboratrice di spessore è stato l’assessore alla pubblica istruzione
dottoressa Laura Corvo, che è stata bravissima nell’intrattenere i ragazzi. Il
Grest ha avuto la presenza di 80 ragazzi. I ragazzi sono stati occupati dalla
16,30 alle ore 20.
“Il grest –
afferma Don Osvaldo – si è svolto all’interno di un progetto educativo che offerto
ai giovani partecipanti un clima di amicizia e di allegria, aiutandoli a
crescere nella fede, nei valori della libertà, del rispetto, della
collaborazione. Il tema che ha fatto filo conduttore è tratto dal sussidio “La
Storia di Yubi : in Giappone alla scoperta delle luce perdute”.
“La giornata - chiude l’assessore Laura Corvo è stata un’occasione per tessere e rafforzare l’amicizia
tra gli animatori, bambini e ragazzi, ed ha rappresenta un tempo prezioso per crescere sia
da un punto di vita personale che cristiano. Le numerose proposte di
attivazione e di confronto hanno offerto l’opportunità per arricchire il proprio
bagaglio di conoscenze ed abilità in un clima di famiglia e di entusiasmo”.
Giuseppe Carà