Finanziamento per le Ancelle Riparatrici,
“Palazzo Deliella”
PIETRAPERZIA. Il Palazzo “Annita Drogo” dell'Istituto
Ancelle Riparatrici del SS Cuore di Gesù
torna all'antico splendore grazie ad un finanziamento regionale di 372.000,00.
Progettisti dell'opera l'architetto
Giuseppe Paolino e ing. Salvatore Spagnolo. A breve partiranno le gare
per l'aggiudicazione dei lavori. Già l’ufficio tecnico ha nominato il RUP
(Responsabile Unico del Progetto) il geometra Rocco Bongiovanni.
La parte principale degli
interventi riguarda il recupero e la restituzione dell'imponente facciata del
palazzo Deliella, tramite la pulitura, bonifica e ripristino degli intonaci.
Verranno recuperati i balconi originari, sia le ringhiere d'epoca con
decorazioni sopraffine, cui verrà posta massima attenzione, sia i mensoloni in
pietra.
L'approccio viene integrato e
completato con un occhio particolare ai disabili, per i quali verrà realizzata
una rampa che consentirà di raggiungere la sala teatro; attualmente, allo stato
di fatto, non fruibile dai disabili in quanto vi è un dislivello di circa
1metro tra il cortile e l’ingresso della sala, che si supera esclusivamente
tramite degli scalini.
L'intervento è tutto
incentrato in chiave bio, infatti viene posta particolare attenzione ai
materiali – tutti privi di sostanze inquinanti in fase di produzione, di
applicazione e di uso-, alla bioedilizia, ad un'oculata gestione dei rifiuti in
cantiere (razionalizzazione, differenziazione, limitazione nelle quantità),
alla rimozione di una canna fumaria in amianto, considerato il forte compito
sociale che l'Istituto svolge: asilo nido, un semiconvitto e accoglienza per orfani e ragazze madri. Verrà
inoltre installato un impianto fotovoltaico sulla copertura che consentirà di
produrre tutta l'energia elettrica necessaria per il funzionamento
dell'Istituto dal sole, e sempre dal sole si otterrà l'acqua calda tramite
l'installazione di due pannelli solari.
“Ringraziamo – dichiara la
madre Generala suor Maria Chiara Adamo – i due tecnici, Giuseppe Paolini e
Salvatore Spagnolo, per la singolarità
del progetto; inoltre l’ufficio dei beni culturali della diocesi ed il suo
direttore monsignor Giuseppe Pace. Il Palazzo torna a rivivere nel suo grande
splendore”.
Giuseppe Carà