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sabato 24 novembre 2018

Proclamato lo stato di calamità naturale


Proclamato lo stato di calamità naturale

IL PRIMO CITTADINO
AVVOCATO ANTONIO CALOGERO BEVILACQUA

PIETRAPERZIA. Proclamato lo  stato di “Calamità Naturale” con delibera municipale. La delibera è stata inviata al presidente della Regione Nello Musumeci. In giunta presenti il vice sindaco Laura Corvo e gli assessori Chiara Stuppia e Michele La Placa. Pareri positivi dall’ufficio della protezione civile presieduto dal ragioniere Giuseppe Di Gloria, dal segretario comunale Francesco Battaglia, dal capo dell’Ufficio Tecnico Salvatore Patti, dal capo dell’ufficio Ragioneria Gianfilippo Marino e dalla dottoressa Giovanna Di Gregorio agli affari Generali.
       Al riguardo il sindaco Antonio Calogero Bevilacqua afferma: “La copiose piogge torrenziali a fine del mese di ottobre e protrattasi agli inizi del mesi di novembre hanno arrecato gravi danni su tutto il territorio comunale. Sia alla viabilità (su tutti si ricordano il cedimento del “Viadotto Vallone 1”sulla s.s. 640 DIR e le numerose frane che hanno interessato le arterie comunali), sia alle aziende agricole e pastorali compromettendo l’annata agraria con pesanti ripercussioni economiche, per mancata e ridotta produzione delle aziende nel territorio comunali. Viste le segnalazione di danno presentatati dagli allevatori e dagli agricoltori abbiamo dichiarato lo stato di “Calamità Comunale” e già abbiamo interessato la Regione ed in modo particolare l.’assessorato all’agricoltura”.
       “Nella relazione inviata alla Regione – continua Bevilacqua -  abbiamo descritto tutta la viabilità comunale che è andata in completo dissesto: sono 14  le strade segnale che sono andate distrutte e per gli agricoltore diventa problematico raggiungere le aziende”; la protezione civile sta facendo la sua parte con i mezzi comunali, ma sono una goccia d’acqua in un Oceano”.
U.T.C. ha emanato pubblico avviso affinché gli agricoltori e gli allevatori inoltrino segnalazioni di eventuali danni subiti al competente Ispettorato all’Agricoltura per gli interventi e per i danni subiti”.
       “Questo disastro naturale – conclude Bevilacqua – ha messo in ginocchio la sopravvivenza della stessa agricoltura. Bisogna agire tempestivamente affinché un intero territorio ritrovi sopravvivenza”.
Giuseppe Carà