Il sindaco Chiede i Rimborsi
ad acqua Enna
IL PRIMO CITTADINO
PIETRAPERZIA. Il sindaco Antonio Bevilacqua chiede
il rimborso del deposito cauzionale versato dai propri concittadini per il
servizio idrico. Con missiva inviata sia ad Acquaenna che all’Ente Acquedotti
Siciliani in liquidazione il primo cittadino elenca una serie di argomentazioni
secondo le quali i cittadini di Pietraperzia dovrebbero ricevere la
restituzione di quanto versato a suo tempo all’EAS a titolo di deposito
cauzionale. Secondo quanto si legge nella lettera, infatti, fra l’attuale
gestore Acquaenna ed il precedente EAS sarebbe intercorso un atto di
compensazione con il quale Acquaenna rinunciava al trasferimento dei depositi
cauzionali versati degli utenti pietrini a fronte di un corrispondente credito
vantato nei suoi confronti dall’EAS. Questo documento, allegato alla missiva,
costituisce secondo il sindaco Bevilacqua la prova che Acquaenna ha
effettivamente ricevuto i depositi cauzionali che i cittadini di Pietraperzia
avevano versato al precedente gestore EAS in epoca ormai remota. “Aver pagato
un proprio debito tramite rinuncia al trasferimento dei depositi cauzionali –
afferma il sindaco Antonio Bevilacqua – dal punto di vista economico e
giuridico equivale ad aver effettivamente incassato quelle somme”. “Sono
sconcertato dal fatto che i vertici di Acquaenna abbiano sempre negato di aver
ricevuto alcunché da parte dell’EAS – continua Bevilacqua – e che l’anno scorso
la loro società abbia chiesto agli utenti il pagamento di 25 euro a titolo di
deposito cauzionale. Questa documentazione, fornitaci da Assoconsumatori del
rappresentante Pippo Bruno, dimostra una volta per tutte che l’attuale gestore
Acquaenna ha intascato per ben due volte il deposito cauzionale”. A fronte di tali
deduzioni, confermate anche da altri documenti da cui risulta l’ammissione
dell’EAS, la lettera chiude con la diffida del sindaco Bevilacqua contro
Acquaenna affinché quest’ultima rimborsi il deposito cauzionale già versato al
precedente gestore a tutti gli utenti residenti a Pietraperzia che fruiscono
del servizio da una data anteriore al cambio di gestione. Da parte sua,
Acquaenna ha firmato un documento con l’EAS in cui si impegna ad effettuare i
rimborsi a chi presenterà l’originale del versamento fatto all’EAS. “Questa
condizione – tuona il sindaco Bevilacqua – è del tutto irragionevole ed iniqua.
Non si può pretendere che gli utenti conservino le ricevute di pagamento per
oltre dieci anni. D’altronde, l’EAS era tenuta per legge a conservare un elenco
di chi aveva versato il deposito; per cui i titolari del rimborso sono
facilmente individuabili e ciò deve avvenire immediatamente”.
Giuseppe Carà