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martedì 22 settembre 2015

COMMEMORATO FABRIZIO LUNETTA CON LA VENERE DI MORGANTIANA


La Venere di Morgantina di Fabrizio Lunetta morto tragicamente

GLI INTERVENUTI ALLA CELEBRAZIONE


PIETRAPERZIA. Domenica sere alle ore 19 nella sala delle conferenze “Fra Dionigi” del convento di Santa Maria è stato presentato il documentario - film “Genesi. La dea di Morgantina” di Fabrizio Lunetta morto tragicamente nel 2012; inoltre è stato presentato il saggio “La Dea di Morgantina – Il ritorno della Madre Terra”, avvincente ed elegante pubblicazione di Emilio Sarli.

       L'evento, è stato  organizzato dall'Archeoclub d'Italia Sedi di Pietraperzia e di Aidone - Morgantina i cui presidenti sono Andrea Rapisardi per Pietraperzia ed  Alessandra Mirabella, dell’Archeoclub Aidone - Morgantina.

Il video di Lunetta girato nel 2012,  è stato premiato al Festival Internazionale del Cinema Archeologico di Rovereto, con un importante riconoscimento ad Expo.

Ben armonizzata la presentazione del libro “La Dea di Morgantina – Il ritorno della Madre Terra”, l’avvincente ed elegante romanzo di Emilio Sarli, pubblicato da Bonfirraro editore, ed incentrato sulla splendida scultura che, dopo una serie di lunghe traversie - trafugata da tombaroli nell’antica area archeologica che fu dei Morgeti ed esposta in esilio per anni al Paul Getty Museum di Malibù (Los Angeles) - ha deciso di ritornare sul piedistallo che le spettava di diritto, al centro della Sicilia, come un gioiello incastonato tra le creste degli Erei.

Nel contesto della Kermesse è stato dato spazio all’eclettismo di Fabrizio Lunetta.

Di caratura sono stati gli interventi del sindaco Antonio Calogero Bevilacqua che ha fatto un profilo parallelo tra tra la Dea di Morgantina e le zone archeologiche pietrine di Rocche, Runzi, Tornabè e Cuddara di Krastòs. Sono interventisti anche la giornalista Rosa Maria Ciulla, Bonfirraro Editore, Emilio Sarli, autore del saggio.

       La serata si è chiusa con la presentazione dello spettacolo teatrale tratto da "Morgantina Rivive" a cura dell'Archeoclub Aidone - Morgantina.

Giuseppe Carà