PIETRAPERZIA. L’assemblea regionale ha stanziato
la somma di quattro milioni per il RMI (Reddito Minimo di Inserimento). Su
proposta dell’on. Luisa Lantieri di Sicilia Democratica l’assemblea regionale in discussione di
bilancio ha inserito la somma di quattro milioni per gli operai del RMI. Questo
atto garantisce che gli operai del RMI hanno la copertura di bilancio fino alla
fine di dicembre.
Un
problema per questi operai è l’accreditamento regionale delle somme. Il sindaco
Antonio Calogero Bevilacqua già ha fatto parecchie anticipazione di cassa per
consentire a questi operai indigenti di sopravvivere.
Ogni
volta viene fatto un mandato di accreditamento al comune dopo che l’assessore
alla famiglia ha ricevuto dei documenti
giustificativi. L’inghippo è solamente burocratico che per certi versi è
tortuoso e farraginoso. Sarebbe più semplice e più veloce, se la Regione accreditasse le somme direttamente
ai comuni. Al riguarda vi è un presa di posizione sindacale di cui in prima
fila vi è il dottor Calogero Falcone delle UIL. I venti lavoratori del RMI
del comune
di Pietraperzia sono: Filippina Stella, Rosaria Mancuso, Loredana Di Natale,
Giuseppe Di Lavore, Vincenzo Di Lavore, Calogero Salamone, Salvatore
Ippolito, Nunzia Incaudo, Silvana
Spampinato, Filippa Spampinato, Giuseppe Di Lorenzo, Giuseppe Russo, Rosa
Cutaia, Antonino Montedoro, Margherita Alfieri, Santo Calandra, Vincenzo
Aiello, Vincenzo Spampinato, Giovanni
Battista Margani e Giuseppe Vitale”.
“Ho
avuto – dichiara il sindaco Antonio Bevilacqua – un’intesa con gli operai del
RMI ed ho costatato lo stato di ingiustizia a cui ogni volta sono tartassati. I
fondi ci sono ed allora non c’è motivo per fare ostruzionismo burocratico; ci
sono persone che hanno il problema della sopravvivenza. Anche questo problema
diventa prioritario e dovrà avere una
soluzione stabile”.
“Gli
operai hanno fatto il lavoro – continua
Antonio Bevilacqua – in modo particolare
li abbiamo avuto a fianco quando abbiamo fatto la polizia straordinaria del
paese. Dovrebbe essere un fatto automatico che a loro vengano liquidati i compensi di
quanto dovuto; si deve pietire anche per anticipare il pagamento in banca.
Gli operai del RMI in Sicilia sono 1385 e
sono attivi nella provincia di Enna e di Caltanissetta, in un totale di 35
comuni. I lavoratori hanno un contratto regionale fino al 31 dicembre del 2015.
Il RMI fu istituito a Pietraperzia nel 1999 con
delibera di consiglio comunale votata all’unanimità, nonostante le forme
stridenti tra maggioranza ed opposizione. “Questi lavoratori – afferma il
sindaco Antonio Bevilacqua - vengono impegnati in servizi sociali primari e
sono un’ottima risorsa per la vita amministrativa del comune. La loro battaglia
è la nostra battaglia; noi siamo accanto a loro in questo cammino che è di
grande spessore; perché permette la sopravvivenza a famiglie angustiate ed
afflitte dalla miseria”.
Giuseppe
Carà