Consiglio Comunale. Definiti
i tributi
I due capigruppo
Filippo Bevilacqua ed Antonio Viola
Consiglio Comunale
I due capigruppo
Filippo Bevilacqua ed Antonio Viola
Consiglio Comunale
PIETRAPERZIA. Martedì scorso si è svolto il
consiglio comunale, il terzo nella sindacatura di Antonio Bevilacqua.
L’adunanza, che prevedeva la trattazione di ben undici punti all’ordine del
giorno, si è protratta per più di due ore e mezza ed ha visto la partecipazione
di 14 consiglieri su 15. Concluse le formalità di rito e prima dell’inizio
della discussione, il capogruppo di maggioranza, Filippo Bevilacqua, spinto
anche dalle sollecitazioni di alcuni cittadini, ha chiesto un minuto di
silenzio per ricordare il piccolo barrese Calogero Tropea scomparso
prematuramente qualche giorno fa. La prima votazione saliente ha riguardato
l’approvazione del rendiconto di gestione dell’anno 2014 che chiude con un
avanzo di circa 200.000 euro; tale adempimento, che avrebbe dovuto essere
compita nella trascorsa legislatura non ha comunque reso necessario
l’intervento del commissario nominato dalla Regione. Approvato anche il
programma triennale delle opere pubbliche relativo al triennio 2015/2017, con
l’astensione della minoranza nonostante il parere favorevole espresso in
commissione; si è passati poi all’accesa discussione sulle aliquote dei tributi
comunali relativi all’anno 2015. La scelta dell’amministrazione comunale e
della maggioranza in consiglio è stata quella di mantener fede all’impegno
preso in campagna elettorale abbassando quanto più possibile l’odiata imposta
sui terreni, IMU agricola, portando l’aliquota dal 7,6 al 5,9 in modo da
favorire il già tartassato settore agricolo, unica realtà produttiva del
territorio, mentre la minoranza si è astenuta dalla votazione. Per far fronte
al diminuito introito dell’IMU in concomitanza con il taglio di stanziamenti
regionali e nazionali per oltre mezzo milione di euro, e per rispettare il
pareggio di bilancio l’amministrazione ha deciso di porre l’aliquota tasi sulla
prima casa al 2,5 per 1000, scelta contrastata dalla minoranza. A tal
proposito, il sindaco Bevilacqua ha dichiarato: “l’aliquota tasi comporterà
solo per l’anno in corso l’aumento di poche decine di euro per i contribuenti
pietrini, ma il carico fiscale complessivo è stato diminuito, pertanto mente
chi dice che le tasse sono state aumentate”. In ogni caso, se si realizzerà la
promessa del premier Renzi, la Tasi non dovrà più essere pagata dal prossimo
anno, mentre rimarrà la diminuzione dell’IMU agricola. Nonostante i consiglieri
di minoranza abbiano insistito sul fatto che ci sia un aumento delle tasse, il
caposettore dell’ufficio ragioneria, Gianfilippo Marino, ha spiegato che in
realtà in questo modo le tasse sono state diminuite e non aumentate come sembra;
tant’è che per poter diminuire l’IMU
agricola oltre a dover alzare la TASI sono state tagliate molte spese. Dopo
l’approvazione della nuova aliquota TASI, IMU terreni agricoli e l’aliquota
agevolata IMU per i residenti iscritti
all’AIRE, si è passati all’approvazione di due importanti ed innovativi
regolamenti su “bilancio partecipativo” e “baratto amministrativo”. In
particolare quest’ultimo, approvato all’unanimità, permette ai cittadini con
reddito inferiore agli 8.500 euro di poter pagare i tributi tramite lavoro di
pubblica utilità tramite moduli da otto ore ciascuno corrispondenti a sessanta
euro di tributo.
La
minoranza tramite la consigliera Silvia
Romana a chiusura di consiglio ha
dichiara: “L'aumento della Tasi dall'1 per mille al 2,50 è il frutto di una
incompetenza di fondo di questa amministrazione che ricordo che della
diminuzione delle tasse ha sempre fatto un cavallo di battaglia. In consiglio
abbiamo presentato un volantino distribuito dai cinque stelle lo scorso anno in
cui chiedevano che addirittura l'aliquota tasi fosse azzerata...e adesso cosa
fanno? Lasciano delusa quella parte di cittadinanza che li ha votati perché
pensava che potessero mantenere le promesse fatte. A tutto questo noi ci siamo
opposti e continueremo a farlo. Inoltre abbiamo presentato una proposta di
rinvio sull'approvazione delle aliquote tari ma è stata bocciata dalla maggioranza . Che
Padre Pio ci aiuti”.
Giuseppe Carà