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venerdì 11 settembre 2015

Consiglio Comunale. Definiti i tributi


Consiglio Comunale. Definiti i tributi

I due capigruppo
Filippo Bevilacqua ed Antonio Viola

  Consiglio Comunale


PIETRAPERZIA. Martedì scorso si è svolto il consiglio comunale, il terzo nella sindacatura di Antonio Bevilacqua. L’adunanza, che prevedeva la trattazione di ben undici punti all’ordine del giorno, si è protratta per più di due ore e mezza ed ha visto la partecipazione di 14 consiglieri su 15. Concluse le formalità di rito e prima dell’inizio della discussione, il capogruppo di maggioranza, Filippo Bevilacqua, spinto anche dalle sollecitazioni di alcuni cittadini, ha chiesto un minuto di silenzio per ricordare il piccolo barrese Calogero Tropea scomparso prematuramente qualche giorno fa. La prima votazione saliente ha riguardato l’approvazione del rendiconto di gestione dell’anno 2014 che chiude con un avanzo di circa 200.000 euro; tale adempimento, che avrebbe dovuto essere compita nella trascorsa legislatura non ha comunque reso necessario l’intervento del commissario nominato dalla Regione. Approvato anche il programma triennale delle opere pubbliche relativo al triennio 2015/2017, con l’astensione della minoranza nonostante il parere favorevole espresso in commissione; si è passati poi all’accesa discussione sulle aliquote dei tributi comunali relativi all’anno 2015. La scelta dell’amministrazione comunale e della maggioranza in consiglio è stata quella di mantener fede all’impegno preso in campagna elettorale abbassando quanto più possibile l’odiata imposta sui terreni, IMU agricola, portando l’aliquota dal 7,6 al 5,9 in modo da favorire il già tartassato settore agricolo, unica realtà produttiva del territorio, mentre la minoranza si è astenuta dalla votazione. Per far fronte al diminuito introito dell’IMU in concomitanza con il taglio di stanziamenti regionali e nazionali per oltre mezzo milione di euro, e per rispettare il pareggio di bilancio l’amministrazione ha deciso di porre l’aliquota tasi sulla prima casa al 2,5 per 1000, scelta contrastata dalla minoranza. A tal proposito, il sindaco Bevilacqua ha dichiarato: “l’aliquota tasi comporterà solo per l’anno in corso l’aumento di poche decine di euro per i contribuenti pietrini, ma il carico fiscale complessivo è stato diminuito, pertanto mente chi dice che le tasse sono state aumentate”. In ogni caso, se si realizzerà la promessa del premier Renzi, la Tasi non dovrà più essere pagata dal prossimo anno, mentre rimarrà la diminuzione dell’IMU agricola. Nonostante i consiglieri di minoranza abbiano insistito sul fatto che ci sia un aumento delle tasse, il caposettore dell’ufficio ragioneria, Gianfilippo Marino, ha spiegato che in realtà in questo modo le tasse sono state diminuite e non aumentate come sembra;  tant’è che per poter diminuire l’IMU agricola oltre a dover alzare la TASI sono state tagliate molte spese. Dopo l’approvazione della nuova aliquota TASI, IMU terreni agricoli e l’aliquota agevolata  IMU per i residenti iscritti all’AIRE, si è passati all’approvazione di due importanti ed innovativi regolamenti su “bilancio partecipativo” e “baratto amministrativo”. In particolare quest’ultimo, approvato all’unanimità, permette ai cittadini con reddito inferiore agli 8.500 euro di poter pagare i tributi tramite lavoro di pubblica utilità tramite moduli da otto ore ciascuno corrispondenti a sessanta euro di tributo.

       La minoranza tramite  la consigliera Silvia Romana a chiusura di consiglio  ha dichiara: “L'aumento della Tasi dall'1 per mille al 2,50 è il frutto di una incompetenza di fondo di questa amministrazione che ricordo che della diminuzione delle tasse ha sempre fatto un cavallo di battaglia. In consiglio abbiamo presentato un volantino distribuito dai cinque stelle lo scorso anno in cui chiedevano che addirittura l'aliquota tasi fosse azzerata...e adesso cosa fanno? Lasciano delusa quella parte di cittadinanza che li ha votati perché pensava che potessero mantenere le promesse fatte. A tutto questo noi ci siamo opposti e continueremo a farlo. Inoltre abbiamo presentato una proposta di rinvio sull'approvazione delle aliquote tari  ma è stata bocciata dalla maggioranza . Che Padre Pio ci aiuti”.

Giuseppe Carà