Nella chiesa del Carmine presentazione
del restauro della cornice del Crocifisso di “Lu Signuri di Li Fasci
LE AUTORITA' INTERVENUTE
CORNICE RESTAURATA
PIETRAPERZIA. Nella chiesa del Carmine
presentazione del restauro della cornice del Crocifisso di “Lu Signuri
di Li Fasci”. La scopertura della cornice è avvenuta sabato sera alle ore 19 ad
opera del vescovo Rosario Gisana e del sindaco Antonio Bevilacqua. Nel contesto
dei lavori sono stati presentati le varie fasi del restauro e la sua evoluzione
storica della cornice. Sono stati presenti all’evento una chiesa stracolma di
fedeli tra cui gli 87 confrati della confraternita di Maria SS del Soccorso capitanati
dal governatore Giuseppe Maddalena e sono intervenuti sulle fasi del restauro:
il governatore Giuseppe Maddalena, il parroco Giuseppe Rabita, don Giuseppe
Paci, direttore dell’ufficio diocesano dei beni culturali, il dotto Gigi
Guttuso per la soprintendenza, la restauratrice Mariangela Sutera, il sindaco
Antonio Bevilacqua ed il vescovo Rosario Gisana.
La cornice
é stata realizzata da un artista ancora sconosciuto tra il '600 e il
'700. Si trovava nella Chiesa Madre senza giusta collocazione. Si può
ipotizzare che fosse collocata nell'altare maggiore della chiesa Madre
cinquecentesca esistente prima di fabbricare quella attuale. Conteneva
sicuramente una tela di grande valore e di cui purtroppo non si ha memoria
storica. La Confraternita si è accollata l'onere economico del restauro del SS.
Crocifisso e delle cornice per una somma complessiva di circa dieci mila euro
che la confraternita ha raccolto tra i fedeli dimostratisi particolarmente
sensibili trattandosi de “Lu Signuri di li Fasci
Il restauro è stato eseguito dalla restauratrice
Mariangela Sutera di Enna che ha dichiarato “la cornice custodita per lungo
tempo in condizione di tasso di umidità e di temperatura non idonee era
indebolita da estese lacune difetti di adesione della preparazione e della
doratura e da una diffusa infestazione da insetti. L’opera è stata sottoposta
ad un restauro conservativo voto a riportare all’antico splendore la
pregevolezza della cornice”.
Giuseppe Carà