Raduno dei cooperatori
salesiani del centro Sicilia per
seminario sulla famiglia
LA DIRETTRICE SUOR GISELLA
PIETRAPERZIA. Raduno dei cooperatori
salesiani del centro Sicilia per
seminario sulla famiglia.
Oggi alle 15,30
nel locali del CIF (Centro Italiano Femminile) di fronte al rifornimento
di benzina si riuniranno di ex allievi salesiani del centro Sicilia. E’ stato
previsto il seguente ordine del giorno: 1)La famiglia nella dottrina sociale
della chiesa cattolica. 2) La famiglia oggi, minacci e prospettive. Saranno
relatori: Matteo Alessandro Caruso, coordinatore regionale, del comitati “Si”
alla famiglia; Salvatore Graci, ex allievo salesiano. È stato volontario presso
la regia centrale “Radio Maria” ad Erba. Attualmente componente del comitato
“Difendiamo i nostri figli del centro Sicilia”. Coordineranno i lavori la
direttrice delle suore salesiane suor Gisella Aliotta e la coordinatrice delle
ex allieve ins. Michela Turco.
Hanno
dato l’adesione le rappresentanze degli istituti di Gela, Caltanissetta, Piazza
Armerina, Mazzarino, Leonforte, San Cataldo;
tutti gli istituti che gravitano nella zona degli Erei.
“I
gruppi del centro Sicilia - dichiara la presidente Michela Turco - abbiamo predisposto un programma itineranti
che toccherà tutti i gruppi del centro Sicilia. Quindi abbiamo previsti sei
seminari. L’elemento forte di riferimento del nostro cammino”.
“Il
classico di riferimento – afferma la direttrice Suor Gisella Aliotta - è “La famiglia piccola chiesa” una
pubblicazione di Carlo Carretto che pubblicò prima di andare a fare
l’esperienza nel deserto del Sahara”.
“Abbiamo
fatto questa scelta – conclude suor Gisella – perché la dottrina della Chiesa
tramite papa Francesco ha ribadita la monoliticità della famiglia. Quindi il
matrimonio è uno ed indissolubile. Quindi non accettiamo la poligamia ed il
divorzio. Inoltre noi siamo legati alla Chiesa e figli ubbidienti seguiamo
quanto ci viene proposto dalla gerarchia ecclesiastica. Per il momento
nonostante la Chiesa si è mossa con due Sinodi tuttavia la dottrina resta
immutata”.
Giuseppe
Carà