Rimborso cauzione allacciamento acqua
LAURA CORVO, PIPPO BRUNO, ANTONIO BEVILACQUA, FILIPPO BEVILACQUA
PIETRAPERZIA. In una gremita sala Fra Dionigi nel
Chiostro di Santa Maria si è tenuta lo scorso lunedì un'assemblea cittadina
organizzata dal Movimento 5 Stelle di Pietraperzia su impulso di
Assoconsumatori avente per oggetto il deposito cauzionale relativo al servizio
idrico. In particolare, secondo gli organizzatori, l'attuale gestore Acquaenna
è tenuto a rimborsare la quota di deposito cauzionale già versata dai cittadini
di Pietraperzia al precedente gestore, Ente Acquedotti Siciliani. La questione
non è nuova ed è ormai da quasi due anni portata avanti sia da Assoconsumatori
che dal Movimento 5 Stelle di Pietraperzia, mentre la nuova amministrazione
pentastellata del sindaco Bevilacqua ha da subito sposato la causa, scrivendo
una corposa missiva ad Acquaenna all'indomani del proprio insediamento. Le
argomentazioni portate avanti dai sostenitori del diritto dei cittadini di
Pietraperzia di ricevere il rimborso del deposito cauzionale pagato all'EAS
sono solide ed ormai comprovate. Infatti, come ricordato dai due relatori della
serata, il presidente di Assoconsumatori di Enna Pippo Bruno e l'avv. Filippo
Bevilacqua in rappresentanza del Movimento 5 Stelle, fra l’attuale gestore
Acquaenna ed il precedente EAS è intercorso un atto di transazione e
compensazione con il quale Acquaenna rinunciava al trasferimento dei depositi
cauzionali versati degli utenti pietrini a fronte di un corrispondente credito
vantato nei suoi confronti dall’EAS. Questo documento costituisce la prova che
Acquaenna ha effettivamente ricevuto i depositi cauzionali che i cittadini di
Pietraperzia avevano versato al precedente gestore EAS in epoca ormai remota.
“Aver pagato un proprio debito tramite rinuncia al trasferimento dei depositi
cauzionali – afferma Filippo Bevilacqua – dal punto di vista economico e
giuridico equivale ad aver effettivamente incassato quelle somme”. “Siamo
sconcertato dal fatto che i vertici di Acquaenna abbiano sempre negato di aver
ricevuto alcunché da parte dell’EAS – continua Bevilacqua – e che l’anno scorso
la loro società abbia chiesto agli utenti il pagamento di 25 euro a titolo di
deposito cauzionale. Questa documentazione dimostra una volta per tutte che
l’attuale gestore Acquaenna ha intascato per ben due volte il deposito
cauzionale”. Il presidente Bruno, confermando l'illegittimità della ritenzione
da parte di Acquaenna dei vecchi depositi cauzionali EAS, ha inoltre fatto
presente che la stessa Acquaenna ha dato un'ulteriore prova della fondatezza
della richiesta dal momento che ha provveduto a pagare ad un cittadino
leonfortese la somma di € 52, cioè le vecchie centomila lire allora versate
all'EAS. “E allora – ha tuonato Bruno – se è stato riconosciuto il rimborso ad
un utente perché non lo si deve riconoscere a tutti?”. In quest'ottica,
Assoconsumatori ha provveduto a fornire ai cittadini pietrini intervenuti in
assemblea degli appositi moduli da compilare e spedire per raccomandata ad
Acquaenna. “Il rimborso – ha chiarito Bruno – può e deve essere domandato da
tutti quegli utenti che avevano un contratto con EAS prima del 2005 e che non
abbiano fatto successivamente una voltura”. Da parte sua il Movimento 5 stelle
di Pietraperzia ha assicurato che i moduli saranno messi a disposizione sia
presso la propria sede che presso il palazzo comunale. A conclusione della
serata il sindaco Antonio Calogero Bevilacqua ha rinnovato il proprio impegno a
difesa della cittadinanza contro le storture nella gestione del servizio idrico
ed ha affermato che vorrà avere un ruolo da protagonista nel nuovo ATO idrico
che nascerà a breve, sostituendo in liquidazione in cui i sindaci sono stati
esautorati dal commissario regionale. “Siamo e saremo sempre – ha concluso il
sindaco Bevilacqua – per il ritorno alla gestione pubblica dell'acqua ed
utilizzeremo, come abbiamo già fatto, ogni mezzo per raggiungere questo fine”.
Giuseppe Carà