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giovedì 18 febbraio 2016

RIMBORSO CAUZIONE ALLACCIAMENTO ACQUA


Rimborso cauzione allacciamento acqua 


LAURA CORVO, PIPPO BRUNO, ANTONIO BEVILACQUA, FILIPPO BEVILACQUA

PIETRAPERZIA. In una gremita sala Fra Dionigi nel Chiostro di Santa Maria si è tenuta lo scorso lunedì un'assemblea cittadina organizzata dal Movimento 5 Stelle di Pietraperzia su impulso di Assoconsumatori avente per oggetto il deposito cauzionale relativo al servizio idrico. In particolare, secondo gli organizzatori, l'attuale gestore Acquaenna è tenuto a rimborsare la quota di deposito cauzionale già versata dai cittadini di Pietraperzia al precedente gestore, Ente Acquedotti Siciliani. La questione non è nuova ed è ormai da quasi due anni portata avanti sia da Assoconsumatori che dal Movimento 5 Stelle di Pietraperzia, mentre la nuova amministrazione pentastellata del sindaco Bevilacqua ha da subito sposato la causa, scrivendo una corposa missiva ad Acquaenna all'indomani del proprio insediamento. Le argomentazioni portate avanti dai sostenitori del diritto dei cittadini di Pietraperzia di ricevere il rimborso del deposito cauzionale pagato all'EAS sono solide ed ormai comprovate. Infatti, come ricordato dai due relatori della serata, il presidente di Assoconsumatori di Enna Pippo Bruno e l'avv. Filippo Bevilacqua in rappresentanza del Movimento 5 Stelle, fra l’attuale gestore Acquaenna ed il precedente EAS è intercorso un atto di transazione e compensazione con il quale Acquaenna rinunciava al trasferimento dei depositi cauzionali versati degli utenti pietrini a fronte di un corrispondente credito vantato nei suoi confronti dall’EAS. Questo documento costituisce la prova che Acquaenna ha effettivamente ricevuto i depositi cauzionali che i cittadini di Pietraperzia avevano versato al precedente gestore EAS in epoca ormai remota. “Aver pagato un proprio debito tramite rinuncia al trasferimento dei depositi cauzionali – afferma Filippo Bevilacqua – dal punto di vista economico e giuridico equivale ad aver effettivamente incassato quelle somme”. “Siamo sconcertato dal fatto che i vertici di Acquaenna abbiano sempre negato di aver ricevuto alcunché da parte dell’EAS – continua Bevilacqua – e che l’anno scorso la loro società abbia chiesto agli utenti il pagamento di 25 euro a titolo di deposito cauzionale. Questa documentazione dimostra una volta per tutte che l’attuale gestore Acquaenna ha intascato per ben due volte il deposito cauzionale”. Il presidente Bruno, confermando l'illegittimità della ritenzione da parte di Acquaenna dei vecchi depositi cauzionali EAS, ha inoltre fatto presente che la stessa Acquaenna ha dato un'ulteriore prova della fondatezza della richiesta dal momento che ha provveduto a pagare ad un cittadino leonfortese la somma di € 52, cioè le vecchie centomila lire allora versate all'EAS. “E allora – ha tuonato Bruno – se è stato riconosciuto il rimborso ad un utente perché non lo si deve riconoscere a tutti?”. In quest'ottica, Assoconsumatori ha provveduto a fornire ai cittadini pietrini intervenuti in assemblea degli appositi moduli da compilare e spedire per raccomandata ad Acquaenna. “Il rimborso – ha chiarito Bruno – può e deve essere domandato da tutti quegli utenti che avevano un contratto con EAS prima del 2005 e che non abbiano fatto successivamente una voltura”. Da parte sua il Movimento 5 stelle di Pietraperzia ha assicurato che i moduli saranno messi a disposizione sia presso la propria sede che presso il palazzo comunale. A conclusione della serata il sindaco Antonio Calogero Bevilacqua ha rinnovato il proprio impegno a difesa della cittadinanza contro le storture nella gestione del servizio idrico ed ha affermato che vorrà avere un ruolo da protagonista nel nuovo ATO idrico che nascerà a breve, sostituendo in liquidazione in cui i sindaci sono stati esautorati dal commissario regionale. “Siamo e saremo sempre – ha concluso il sindaco Bevilacqua – per il ritorno alla gestione pubblica dell'acqua ed utilizzeremo, come abbiamo già fatto, ogni mezzo per raggiungere questo fine”.
Giuseppe Carà