Presento progetto per
restauro del Palazzo del Governatore
PALAZZO UN PARTICOLARE
LO STATO FATISCENTE DEL PALAZZO DEL GOVERNATORE
PIETRAPERZIA. Il sindaco Antonio Calogero
Bevilacqua ha consegnato alla presidenza del consiglio il progetto di
restauro del Palazzo del Governatore da
essere finanziato con i fondi strutturali del 2015, dopo opportuna graduatoria.
I fondi finanziati in capitolo sono 45 miliardi mentre il progetto rielaborato
dall’ufficio tecnico è di un milione e 773 mila euro; il primo progetto era di 800
mila euro e fu finanziato dall’assessorato ai beni culturali; per lungaggine
burocratiche il finanziamento andò perduto. Il palazzo del governatore fu
comprato trent’anni fa sotto la sindacatura di Gino Palascino ed assessore
Ciccio Calafato per un valore di 180 milioni di euro.
Il
palazzo del Governatore monumentale edificio di interesse sia storico che
architettonico fa da cornice alla piazza del Carmine dalla quale parte la
processione del Venerdì Santo di “Lu Signuri di li Fasci”.
Di notevole interesse la
balconata angolare sorretta da mensoloni rappresentanti allegorie della vita
dell’epoca. In origine era la sede del governatore, personaggio di fiducia del
principe, che aveva la funzione di amministrare in assenza del signore. L’ingresso
è composto da un ampio vestibolo con voltine a crociera, sorretto al centro da
due colonne in pietra, oggi diviso da un muro in seguito alle varie
frammentazioni subite dall’edificio, ma ancora è leggibile l’architettura
originaria. Tramite uno scalone in pietra, si accede ai piani superiori: lo
scalone culmina con un portale in alabastro locale di finissima fattura.
Il palazzo era diventato proprietà privata; ma
data la sua dimensione tipicamente ed altamente medievale, con innesti
rinascimentali e barocchi fu comprato
dal comune.
L’assessorato ai Beni Culturali fece un
finanziamento di 800 milioni; il finanziamento si perdette perché le
amministrazioni che defenestrano Palascino dal Comune, non presentarono il
progetto esecutivo e quindi si perdette un finanziamento che avrebbe dato
splendore a questo gioiello che è il monumento più singolare del centro
storico.
Giuseppe Carà