Assemblea sindacale di
forestali
I VERTICI DEL SINDACATO
PIETRAPERZIA. Assemblea sindacale di forestali. Il
tema di base è stato “Rapporto tra competenze ed aumento giornate lavorative”.
Ha organizzato l’incontro il responsabile locale della UIL Enzo Bongiovanni e
sono stati presenti i segretari provinciali di categoria: Flai, Fai, Uila,
rappresentati da Nunzio Scornavacche Massimo Bubbo, Enrico Savarino, Davide Marzella
e per l’amministrazione comunale Michele La Placa.
L’assemblea
si è tenuta nella sala “Fra Dionigi” del convento di Santa Maria ed hanno
partecipato i forestali 78unisti, 101unisti, 151unisti il gruppo antincendio ed
i forestali OTI (Operai, Tempo , Indeterminati). I forestali pietrini sono
circa 200 e mantengono ancora viva l’economia locale.
Le
assemblee sono previste in tutti i comuni perché già sosto state avviate le
trattative con il presidente della regione siciliana Rosario Crocetta e
l’assessore regionale all’agricoltura Antonello Cracolici.
Il
fatto nuovo della riforma è la divisione netta dei comportarti con competenze specifiche:
1) Antincendio che avrebbe le competenze antincendio e protezione civile.
2) Comparto Azienda con le seguente
competenze: dissesto idrogeologico, biomasse, parchi e riserve, competenze
del’ex provincia, parchi comunali, ville
e canaloni di scolo all’interno del centro abitato.
Nel
contesto del dibattito è venuta fuori l’emergenza che i forestali ancora non
hanno avuto liquidato le mensilità di novembre e dicembre.
Il
problema degli operai forestali è stato tenuto sempre come precariato e sono
state fatta battaglie per aver garante le giornate per ciascuna fascia.
L’assessore
Michele Laplaca per l’amministrazione comunale ha ribadito: “Il problema dei
forestali deve trovare una soluzione definitiva ed uscire dal provvisorio e dal
precariato. Giacché il numero si è ridotto notevolmente si può programmare di
mettere i forestali in pianta stabile regionale; certamente a bilancio
conclusivo i costi sarebbe più ridotti; inoltre si darebbe più serenità a tante
famiglie; perché i pagamenti verrebbero in tempo opportuno e le famiglie sarebbero più serene. Siamo al
bivio e questa battaglia ci auguriamo che sia l’ultima e quindi dovrebbe
tornare il sereno”.
Giuseppe
Carà