Attentato con fucile a pallettone in
contrada Tornambè
LA MACCHINA ATTENTATA
PIETRAPERZIA. Attentato con fucile a pallettoni ossia a
lupare ad una macchina in contrada Tornambè, zona economica in espansione.
Infatti nella contrada vi è un affermato agriturismo vera perla per la realtà
pietrina, un frantoio che macina le olive, un’azienda casearia ed alcuni ovili
di lunga provenienza.
L’attentato è avvenuta la sera di giovedì quando
il sole si è nascosto dietro i colli e il buio ha preso il soppravvento. Nell’attentato
è stata danneggiata la macchina dell’imprenditore G.S. dell’età di circa
cinquantenni. Il posto dell’antenato è a circa sei km dal paese. L’imprenditore
aveva percorso poca strada dalla sua azienda quando ha sentito un forte botto.
Ha percepito che la sua macchina era stata presa di mitra da spari. Con
prontezza di spirito ha accelerato ed a gran velocità si è recata nella
stazione dei carabiniere di via don Bosco. La macchina con la quale viaggiava
era una Land
Rover “Freelander 2” Td4 verde scuro metallizzato. Scendendo dalla macchina si è accorto che il lunotto
erano andato in frantumi e il parabrezze era danneggiato da qualche pallettone.
L’imprenditore persona rispettabilissima in passato non aveva ricevuto minacce
ed intimidazione alcuna.
In
poco tempo arriva il gruppo operativo della compagna di Piazza Armerina al
comando del capitano Vincenzo Bulla; mentre era presente il comandante della
stazione ed i suoi collaboratori. La
indagine sono scattate in tutte le direzione, ma come di consueto non trapela
niente.
In questi giorni la caserma è un via vai
di persone sottoposti ad interrogazione per carpire elementi per la soluzione
del caso. Le normale verifiche balistiche sono state avviate.
Sembra che l’attentatore era nascosto
dietro qualche macchia. L’attentato ha buttato il paese nello sconforto perché
si ha paura di tornare agli anni ottanti, quanto si ebbero venti morti
ammazzati tra Barrafranca e Pietraperzia.
L’ultimo fatto grave si è verificato nel
dicembre del 2012 quando venni ucciso un pastore che teneva il suo gregge in
contrada Cerumbelle.
Giuseppe Carà