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martedì 5 dicembre 2017

ENZA DI GLORIA RIELETTA PRESIDENTE DEL CIF (CENTRO ITALIANO FEMMINILE)


ENZA DI GLORIA PRESIDENTE DEL

CIF (CENTRO ITALIANO FEMMINILE)

ENZA DI GLORIA
RICONFERMATA
PRESIDENTE DEL CIF



Sabato 25 Novembre Enza Di Gloria è stata riconfermata, con volere unanime delle socie, presidente del CIF “Centro Italiano Femminile” di Pietraperzia.

La presidente Provinciale Rosalia Palidda ha voluto ricordare alle socie pietrine che lo statuto principale del CIF è creare un Ponte sul Distretto, cioè una rete attiva tra comuni e altri soggetti della società civile e istituzionale; di realizzare sempre più un distretto aperto a tutte le realtà associative, istituzionali ed economiche del territorio che vorranno proporre attività sociali in generale, di cooperazione e solidarietà internazionale , di cultura della Pace, stili di vita e di consumo etico, consapevole e sostenibile. Tutto ciò siintende realizzare attraverso l’utilizzo di tutti i possibili strumenti come la formazione, l’informazione, la sensibilizzazione.

La presidente Di Gloria, nel suo discorso di ringraziamento, ha voluto motivare le sue socie leggendo un brano tratto dagli scritti di Giovanni Paolo II: “Grazie a te, donna-lavoratrice, impegnata in tutti gli ambiti della vita sociale, economica, culturale, artistica, politica per l’indispensabile contributo che dai all’elaborazione di una cultura capace di coniugare ragione e sentimento, ad una concezione della vita sempre aperta al senso del “mistero”, alla edificazione di strutture economiche e politiche più ricche di umanità”.

In un mondo in costante mutamento, cosa può dare ancora un’Associazione di donne che ha accompagnato il cammino di diverse generazioni? Innanzi tutto, dice Enza Di Gloria, una formazione relazionale e sociale adeguata. Il CIF guarda con estremo interesse il mondo giovanile, cerca di creare delle opportunità per aiutare le ragazze a diventare cittadine impegnate nel sociale, senza dimenticare la famiglia e sottolinea l’importanza della formazione personale attraverso corsi che danno alle ragazze opportunità di riflettere sui principi dell’associazionismo e come trasmetterli alle nuove generazioni con nuove modalità. Investire sulle giovani significa investire già nel nostro presente, non solo sul futuro.

Occorre un collegamento fra le generazioni che superi il conflitto generazionale da molti evidenziato, ovvero l’esperienza passata è bene che vada trasmessa, ma il testimone deve essere raccolto da persone in grado di coniugare passato e presente.

Occorre vivere, dichiara la presidente Di Gloria, “da palestre di speranza” riflettendo sull’identità femminile per prendere coscienza di come ci siano dentro di noi potenzialità, positività, forza, coraggio, creatività e una grande capacità di creare relazioni avvolgenti in una società dichiarata “in declino” e “in sofferenza”.

La riflessione sul tema della dignità umana, a cui fa riferimento il citato brano di Giovanni Paolo II, è il punto di partenza per essere donne dotate di coscienza propria e non omologate alla massa; per essere luce e speranza nella società.

GIUSEPPE CARA’