Riscossione forzata dei
crediti del comune
IL PRIMO CITTADINO
PIETRAPERZIA.
Comunica l’assessore al bilancio Michele Laplaca che “si avvisano i
contribuenti non in regola con il pagamento dei tributi locali, che è
stato avviato il servizio di riscossione
forzata. Per chi non ha pagato, dunque, arrivano i tempi difficili”.
“Per
tutti coloro - afferma il sindaco Antonio
Bevilacqua – ed hanno ricevuto l’ingiunzione fiscale (provvedimento esecutivo già
idoneo a permettere la riscossione forzata) c’è la possibilità di evitare
ulteriori spese ed interesse”.
Ogni
martedì a cominciare dal nove dicembre si
aprirà uno sportello dedicato ai tributi.
Il consigliere comunale di opposizione Calogero
di Gloria al riguardo afferma: “sono delle ingiunzioni di pagamento come le
cartelle esattoriali e come tale su ogni titolo esecutivo prendono un agio di
dieci euro. Il comune ha siglato un accordo per la riscossione della Tarsu 2011
Ici 2009/10. Inoltre ha garantito di 3000 cartelle per un totale di trentamila
euro che saranno pagati dai cittadini e cioè in parte li pagheranno quelli
morosi ed in parte dal comune. Tre mila cartelli significa che c’è un paese
moroso”.
La
situazione di indigenza in paese è molto grave e quindi vi sono persone che non
possono pagare i tributi. Spesso vengono a chiedere nelle Caritas Parrocchiale
anche il compenso per comprare la bombola di gas. La Caritas cittadina ogni
martedì distribuisce dei pacchi doni. Purtroppo si è molto diffuso
l’accattonaggio. Per un periodo sono state persone alcolizzate; ora la povertà
ha colpito molte persone del ceto medio. Nell’ultima riunione di caritas è
stato affrontato il problema del “fiore
che non marcisce”; spesso si preferisce fare offerte dirette alle persone in
lutto. La povertà regna sovrana.
Giuseppe Carà