Incontro con l’autore
Giuseppe Tomasi di Lampedusa
IL NUMEROSO PUBBLICO
PIETRAPERZIA. L’associazione “Amici della
Biblioteca” nel contesto del progetto “Incontro con l’autore”, che prevede
incontri a carattere periodico ha presentato lo scrittore siciliano Giuseppe
Tomasi di Lampedusa (1896-1957) col suo sontuoso Gattopardo pubblicato postumo,
nel 1958. L’incontro si è svolto presso la sala “Fra Dionigi” del chiostro del
convento di Santa Maria. Il grande scrittore Giuseppe Tomasi di Lampedusa è
stato proposto in un contesto storico e letterario con la peculiarità della
sicilianità del suo tempo.
Diversi linguaggi si sono
intrecciati e hanno allietato il caloroso pubblico: la storia, la letteratura,
l’arte drammatica, cinematografica e la musica. Diversi i momenti interessanti
della serata, curati meticolosamente dall’Associazione.
L’incontro si è aperto con la
proiezione di alcuni spezzoni del colossale film “Il Gattopardo” di Luchino
Visconti, tratto dal romanzo omonimo. A seguire il moderatore Francesco
Lalomia, che ha fornito intriganti curiosità sul gattopardo. Brillante
l’intervento della dottoressa Valeria Bongiovanni, che ha fatto luce
sull’ambientazione storica del romanzo e sui controversi anni del Risorgimento,
non sempre tramandato dai manuali con la giusta oggettività storica. La
scrittrice Lucia Miccichè ha sapientemente letto e recitato parti salienti del romanzo, accompagnata dal dotto
commento della dottoressa Anna Marotta, la quale ha messo in evidenza il
profondo simbolismo e le chiavi di lettura dell’opera.
L’allietante spazio musicale è stato curato
dall’Associazione “Musica è Vita”, ad opera della professoressa Teresa
Rapisardi alla tastiera, il giovane Stefano Guarneri al violino e il coro di
bambini e adulti, impegnato nell’esecuzione dell’inno di Sicilia “Madre Terra”.
L’associazione ha predisposto
la seconda donazione di libri alla Biblioteca comunale di Pietraperzia.
“Partendo dal verista Verga e passando
all’aristocratico Tomasi, - conclude la presidente Lucia Miccichè - si esploreranno pian piano tutti i meandri
della nostra cara letteratura siciliana, grazie all’amore e la passione che
caratterizza l’Associazione e il proficuo zelo dei soci”.
Giuseppe Carà