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venerdì 22 dicembre 2017

LA DOTTORESSA ANNA MAROTTA PREMIO NAZIONALE CON TESI DI LAUREA SPERIMENTALE



ANNA MAROTTA PREMIO NAZIONALE CON TESI DI LAUREA SPERIMENTALE

LA LETTERATA ANNA MAROTTA
PERGAMENA DI RICONOSCIMENTO 

A distanza di più di due secoli dalla tragica uccisione del bandito siciliano Testalonga, sembra ancora che l’eco delle sue gesta continui a farsi strada; e stavolta non con leggendari cantastorie o biografie romanzate, ma con una tesi di laurea sperimentale a cura della dottoressa Anna Marotta, dal titolo Il bandito Antonino di Blasi alias Testalonga (1728-1767). Lo scrupoloso lavoro, rivelatore di uno squarcio storico e sociologico non solo del banditismo siciliano ma anche di un controverso periodo, si è infatti classificato primo nella sezione Tesi di laurea, relativamente al Concorso Letterario Nazionale “La Nostra Terra” 2017. L’iniziativa, giunta alla IV edizione, è stata promossa dalla casa editrice Giambra Editori di Terme Vigliatore (ME), la quale ha visto la partecipazione di oltre 150 opere provenienti da tutta Italia.
La cerimonia di premiazione si è svolta domenica 3 dicembre alle ore 16:00, presso l’osteria Malarazza di Barcellona Pozzo di Gotto, nel messinese. Oltre l’ambito Tesi di laurea, la casa editrice ha premiato diverse sezioni, quali la saggistica, la narrativa, la poesia dialettale e non, dimostrando un profuso impegno nella valorizzazione del panorama letterario siciliano. La Giuria, composta dall’editore Pierangelo Giambra e dagli storici dell’arte, nonché autori della stessa casa editrice, Valentina Certo e Andrea Italiano, ha espresso vivo apprezzamento per il lavoro di tesi, sottolineandone l’accuratezza documentaria e il tono avvincente.
Anna Marotta vive in un piccolo paese nel cuore della Sicilia, Pietraperzia. Mostra, fin dalla più tenera età, una spiccata propensione al disegno, la lettura e la scrittura. Appassionata di cinema, serie tv, romanzi gialli, thriller e horror, insegna italiano e storia in un istituto paritario. Il percorso di studi è lodevole, concluso con la laurea magistrale in Filologia Moderna con votazione 110/110 e lode presso l’Università di Catania. Dal suo lavoro di tesi matura una forte passione per la ricerca storica, divenendo anche promotrice, presso il comune di residenza, di diverse iniziative culturali, quali Premi letterari, visite guidate e organizzazione di conferenze storiche e letterarie.
Un vinto è quindi il protagonista del suo lavoro. Un dimenticato, un relitto, che ha voluto strappare dalle polverose carte. “Eppure”, sostiene la dottoressa, “e a loro che bisogna dar voce, perché solo nelle loro vicende è possibile conoscere il più grande mistero della storia: la verità”.
Giuseppe Carà