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giovedì 16 luglio 2015

Anticipati trenta mila euro per gli operai del RMI (Reddito Minimo D’Inserimento)


Anticipati trenta mila euro per gli operai del RMI (Reddito Minimo D’Inserimento)

Operai del RMI in agitazione

PIETRAOERZIA. Con delibera di giunta municipale il sindaco Antonio Bevilacqua ha anticipato la somma di trenta mila euro per gli operai del RMI (Reddito Minimo d’inserimento). La Regione ha gia stanziato
la somma fino al mese di settembre. Ogni volta viene fatto un mandato di accreditamento al comune dopo che l’assessore alla famiglia ha ricevuto alcuni documenti giustificativi. L’inghippo è solamente burocratico che per certi versi è tortuoso e farraginoso. Sarebbe più semplice e più veloce, se  la Regione accreditasse le somme direttamente ai comuni. Al riguarda vi è un presa di posizione sindacale di cui in prima fila vi è il dottor Calogero Falcone delle UIL. I venti lavoratori che devono ricevere la somma del comune di Pietraperzia sono: Filippina Stella, Rosaria Mancuso, Loredana Di Natale, Giuseppe Di Lavore, Vincenzo Di Lavore, Calogero Salamone, Salvatore Ippolito,  Nunzia Incaudo, Silvana Spampinato, Filippa Spampinato, Giuseppe Di Lorenzo, Giuseppe Russo, Rosa Cutaia, Antonino Montedoro, Margherita Alfieri, Santo Calandra, Vincenzo Aiello,  Vincenzo Spampinato, Giovanni Battista Margani e Giuseppe Vitale”.
       “Ho avuto – dichiara il sindaco Antonio Bevilacqua – un’intesa con gli operai del RMI ed ho costatato lo stato di ingiustizia a cui ogni volta sono tartassati. I fondi ci sono ed allora non ce motivo per fare ostruzionismo burocratico; ci sono persone che hanno il problema della sopravvivenza. Anche questo problema diventa prioritario  e dovrà avere una soluzione stabile”.
       “Gli operai  hanno fatto il lavoro – continua Antonio  Bevilacqua – in modo particolare li abbiamo avuto a fianco quando abbiamo fatto la polizia straordinaria del paese.  Dovrebbe essere  un fatto automatico  che a loro vengano liquidati i compensi di quanto dovuto; si deve pietire anche per anticipare il pagamento in banca.
 Gli operai del RMI in Sicilia sono 1385 e sono attivi nella provincia di Enna e di Caltanissetta, in un totale di 35 comuni. I lavoratori hanno un contratto regionale fino al 31 dicembre del 2015.
Il RMI  fu istituito a Pietraperzia nel 1999 con delibera di consiglio comunale votata all’unanimità, nonostante le forme stridenti tra maggioranza ed opposizione. “Questi lavoratori – afferma il sindaco Antonio Bevilacqua - vengono impegnati in servizi sociali primari e sono un’ottima risorsa per la vita amministrativa del comune. La loro battaglia è la nostra battaglia; noi siamo accanto a loro in questo cammino che è di grande spessore; perché permette la sopravvivenza a famiglie angustiate ed afflitte dalla miseria”.
Giuseppe Carà