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domenica 12 luglio 2015

RINVENUTA TELA RELIGIOSA DEL XVI SECOLO NELLA CHIESA SAN NICOLO' IN UN SOTTOTETTO


Rinvenuta tela del XVI secolo  nella chiesa San Nicolò



 SCOPRITORI
GIALUCA MICCICHE', ANDREA RAPISARDI, DON PINO CARA', GIANLUCA AMICO 

PIETRAPERZIA. Rinvenuta tela del XVI nella chiesa San Nicolò. L’occasione è stata nella celebrazione di “Chiese Aperte” gestita dall’Archeoclub. Nel contesto è venuto fuori una cassapanca ben conservata in uno dei sotto tetti e da almeno 50 anni non si apriva. Portata la cassapanca in sacrestia all’apertura ci è accorti che erano contenuti delle preziosità di valore. La verifica è stata fatta  dal Rettore don Pino Carà, dal presidente Andrea Rapisardi, dai segretari Gianluca Miccichè e Gianluca Amico.   

       Tra le preziosità trovate nella cassapanche è stata rinvenuto una tela decorosamente conservata. La cassapanche era ben nascosta e non si apriva da almeno 50 anni.

       Il rettore della chiesa don Pino Carà subito ha avuto la percezione che si  era di fronte ad una scoperta. Per motivi prudenziali d’intesa con il diretto del museo diocesano  monsignor Giuseppe Paci, la tale è stata affidata in custodia al muso diocesano. A consegnare la tela al muso sono stati Salvatore Di Calogero, braccio destro di don Carà e lo stesso rettore. Sarà chiesto il nulla osta alla soprintendenza alle belle arti e si procederà al restauro. Mecenate si è offerto lo stesso rettore della chiesa don Pino Carà.

       La tela rappresenta: la Madonna che tiene in braccio Gesù Bambino e nella mano destra un cuore. In atteggiamento mistico nella parte bassa San Francesco che dà grandiosità a tutta la tela.

       Circa lo stato della tele si può affermare che l’immagine è integra; invece la tela dà segni di logoramento dovuti al tempo; infatti si trova in avanzato stato di degrado (telaio inesistente con alcune lacerazioni in tutta la superficie del dipinto dovuto allo stelaiamento ed alla scorretta conservazione.

“Il pregevole dipinto, un olio su tela di autore ignoto, - afferma Gianluca Miccichè, critico d’arte,  è databile al XVI sec. - dimensioni 145x99 cm, rappresenta con vivace cromatismo un mistico San Francesco in ginocchio ed in contemplazione della Vergine; quest'ultima con la mano sinistra sostiene il Bambinello e con la mano destra regge il "sacro cuore. La raffigurazione e la presenza del "sacro cuore" nel dipinto testimonia ed avvalora  la radicata devozione del culto per "quel cuore che ha tanto amato gli uomini" presente da secoli nella chiesa e nelle parrocchie cittadine”.

          “Tutto il "sacro materiale"ritrovato -  afferma il presidente Andrea Rapisardi - nella cassa panca è  in buono stato di conservazione;  è stato accuratamente catalogato e sistemato in appositi armadi nei locali della rettoria. Anche secondo Rapisardi  la tela è da catalogare non più tardi del XVI secolo e forse anche antecedente. Le immagini hanno un’identità rinascimentali. Un ruolo importante hanno i colori usati dall’artista; certamente la dominanza di rosso fa pensare alla scuola veneziane di Giogione, Tiziano e Tintoretto”.

Dati gli scempi che sono stati fatti in passato e molte ruberie almeno c’è chi riesce a custodire le preziosità artistiche con meticolosità.

ARCHEOCLUB