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mercoledì 29 luglio 2015

IL GREST DI DON OSVALDO DELLA CHIESA MADRE E DELLA MADONNA DELLE GRAZIE


Chiusura del grest in Chiesa Madre



LE NUMEROSE ATTIVITA'


 I RAGAZZI IN ATTIVITA'

PIETRAPERZIA. Spettacolo conclusivo in Chiesa Madre del grest che si è svolto dal 4 al 26 luglio organizzato dalle due parrocchie pastoralmente unite: la Chiesa Madre e la Madonna delle Grazie.

“I 140 bambini partecipanti e i 30 animatori- dichiara monsignor Giuseppe Rabita  _  hanno presentato al numeroso pubblico, costituito in prevalenza di genitori, la varietà eclettica delle attività svolte, incentrate sul tema: "Tutti a tavola" in collegamento con lo slogan dell'Expo di Milano ma sottolineando la necessità di un'equa distribuzione delle risorse alimentari del pianeta e della conseguente esigenza della condivisione tra nazioni opulente e popoli che scarseggiano di risorse alimentari.

Molto partecipato il laboratorio di cucina nel quale i bambini hanno appreso qualche rudimento culinario preparando loro stessi i cibi e poi consumandoli insieme. E poi i classici laboratori di calcio, pirografia, ballo, lavoretti vari, break dance ed altre iniziativa.

La serata si è aperta con il canto e ballo dell'inno cui è seguita la presentazione di un saggio di tutti i laboratori. Particolarmente apprezzati sono stati i saggi di ballo dei bambini e la break dance. È seguita la premiazione delle squadre e la video sintesi finale con una carrellata di foto e video che hanno immortalato i momenti più significativi di queste tre settimane trascorse insieme.

Il parroco Giuseppe Rabita e il vicario parrocchiale don Osvaldo William Brugnone - che hanno curato la formazione dei responsabili e degli animatori hanno ringraziato tutti per la generosa collaborazione; in particolare il sindaco Antonio Calogero Bevilacqua e tutta  l'amministrazione comunale per aver messo a disposizione i locali del plesso San Domenico di via Costa e gli sponsor che con la loro partecipazione hanno permesso ai ragazzi di vivere una esperienza indimenticabile da ripetere certamente il prossimo anno.

Giuseppe Carà