Il vescovo monsignor Rosario Gisana ha pubblicato la
struttura del consiglio presbiterale e l’organigramma della curia vescovile
IL VESCOVO DI PIAZZA ARMERINA MANSIGNOR ROSARIO GISANA
PIETRAPERZIA. Il vescovo mons. Rosario Gisana ha reso noto la composizione
del nuovo Consiglio Presbiterale. Con
esso il vescovo rende noto il nuovo organigramma della Curia Vescovile che il
vescovo aveva già presentato al clero in un’assemblea straordinaria tenutasi
Montagna Gebbia il 24 aprile scorso. Il vescovo comunica che ha confermato la figura del vicario generale
in monsignor Giovanni Bongiovanni. Questa nomina il vescovo Gisana l’aveva confermata dopo il suo insediamento nella Chiesa Piazzese.
Il vicario generale viene
affiancato da quattro vicari episcopali, che entrano di diritto a far parte del
consiglio presbiterale. Monsignor Gisana ha nominato: per l’evangelizzazione
don Angelo Passaro, per la liturgia don Antonino Rivoli, per la carità don
Angelo Strazzanti e per il laicato don Pino D’Aleo. Escono di scena Giuseppe
Giugno, Vincenzo Cultraro, mentre Giuseppe D’Aleo si sposta al coordinamento
del laicato ed Angelo Passaro si sposta all’evangelizzazione.
Il vescovo ha previsto come membri
di diritto: il vicario giudiziale mons. Vincenzo Murgano, il rettore del
Seminario don Vincenzo Cultraro e il delegato per la vita religiosa padre
Massimiliano Di Pasquale. Tra i membri di diritto il vescovo non ha previsto il
responsabile dell’ecumenismo.
Del consiglio presbiterale fanno
parte anche i vicari foranei dei dodici comuni della diocesi: Aidone – Don
Felice Oliveri, Barrafranca – don Salvatore Nicolosi, Butera – don Filippo
Ristagno, Enna – mons. Francesco Petralia, Gela – don Michele Mattina,
Mazzarino – don Carmelo Bilardo, Niscemi – don Pasquale Buscemi, Piazza
Armerina – don Antonino Rivoli, Pietraperzia – don Osvaldo William Brugnone,
Riesi – don Antonello Bonasera, Valguarnera – don Francesco Rizzo, Villarosa –
don Cateno Regalbuto.
I membri di nomina vescovile sono
don Ettore Bartolotta, don Giovanni Tandurella, don Giuseppe Fausciana, don
Pasqualino di Dio, don Giuseppe Rabita e don Giuseppe Cafà.
Il Consiglio avrà validità per cinque anni.
Giuseppe Carà