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lunedì 1 luglio 2019

Dio fa così con le anime predilette


Dio fa così con le anime predilette
Anime Elette
 Volendo il Signore rendere feconda la terra di mille meraviglie, la fece emergere dalle acque. Essa fu per un tempo arida e sterile, ma poi Dio l'arricchì di una magnifica vegetazione. Egli fa così nelle anime predilette dal suo amore quando le vuol rendere soprannaturalmente feconde: le inaridisce, ritira loro le grazie sensibili e le desola. L'anima ridotta così in uno stato di angoscia, geme e si turba, credendosi abbandonata dal Signore. Ma proprio quando più soffre, la voce di Dio risuona sopra di lei e la chiama ad una vita novella. Nel campo della grazia l'uomo segue lo stesso cammino di quello naturale, benché diversamente: è creato da Dio come cielo e come terra, perché è formato di anima e di corpo, è pieno di aspirazioni celesti e d'inclinazioni terrene, è libero ma è come un caos, ed ha bisogno della parola di Dio per ordinarsi al bene. La luce della Fede lo illumina e si separano in lui nettamente le tenebre del male dal fulgore del bene, le attività naturali dalle soprannaturali; il cielo è il limite di questa separazione, poiché quello che è ordinato alla vita eterna è soprannaturale, e quello che è ristretto alla terra è naturale. L'anima è inaridita, è sottoposta alle prove, è flagellata dalle tempeste, perché si rassodi nella Fede e produca poi i frutti della vita eterna. Le acque delle passioni che la inondano cedono il posto alle attività della grazia, ed anche nel cuore più tempestoso si formano a poco a poco le oasi della stabile serenità, dove l'anima produce il buon frutto per la gloria di Dio e per la propria salvezza.
(Padre Dolindo – Servo di Dio)