Dio fa così con le anime
predilette
Anime Elette
Volendo
il Signore rendere feconda la terra di mille meraviglie, la fece emergere dalle
acque. Essa fu per un tempo arida e sterile, ma poi Dio l'arricchì di una
magnifica vegetazione. Egli fa così nelle anime predilette dal suo amore quando
le vuol rendere soprannaturalmente feconde: le inaridisce, ritira loro le
grazie sensibili e le desola. L'anima ridotta così in uno stato di angoscia,
geme e si turba, credendosi abbandonata dal Signore. Ma proprio quando più
soffre, la voce di Dio risuona sopra di lei e la chiama ad una vita novella.
Nel campo della grazia l'uomo segue lo stesso cammino di quello naturale,
benché diversamente: è creato da Dio come cielo e come terra, perché è formato
di anima e di corpo, è pieno di aspirazioni celesti e d'inclinazioni terrene, è
libero ma è come un caos, ed ha bisogno della parola di Dio per ordinarsi al
bene. La luce della Fede lo illumina e si separano in lui nettamente le tenebre
del male dal fulgore del bene, le attività naturali dalle soprannaturali; il
cielo è il limite di questa separazione, poiché quello che è ordinato alla vita
eterna è soprannaturale, e quello che è ristretto alla terra è naturale.
L'anima è inaridita, è sottoposta alle prove, è flagellata dalle tempeste,
perché si rassodi nella Fede e produca poi i frutti della vita eterna. Le acque
delle passioni che la inondano cedono il posto alle attività della grazia, ed
anche nel cuore più tempestoso si formano a poco a poco le oasi della stabile
serenità, dove l'anima produce il buon frutto per la gloria di Dio e per la
propria salvezza.
(Padre Dolindo – Servo di Dio)
(Padre Dolindo – Servo di Dio)